Inceneritori
Inceneritori: priorità di Governo
Si torna a incentivare l'incenerimento dei rifiuti. Ecco la risposta del Governo all'economia circolare e a Cop 21
Incenerire all’Italia piace. Non c’è nulla da fare. L’incenerimento dei rifiuti, e si eviti di chiamare il processo termovalorizzazione – termine che non esiste in letteratura scientifica ed è stato inventato solo per ingentilire i processi d’incenerimento – è oramai entrato nella cultura e nella testa degli amministratori italiani. La prova risiede nell’ultimo decreto per le fonti d’energia rinnovabili non fotovoltaiche, come denuncia il Coordinamento Free. «La lobby degli inceneritori ha trovato
un altro regalo sotto l’albero di Natale: si tratta degli incentivi previsti nel decreto ministeriale Fer non fotovoltaiche che al momento è al vaglio di Bruxelles, dopo essere passato in Conferenza Stato-Regioni. Si tratta di un regalo cospicuo che prevede per gli inceneritori una tariffa incentivante di 119 Euro per MWh, quando per un impianto eolico o a biogas sono previste tariffe meno vantaggiose. – affermano dal Coordinamento Free che raggruppa oltre trenta associazioni del settore delle rinnovabili – Si tratta di un ennesimo, vergognoso, attacco alle rinnovabili, quelle vere e non quelle fasulle che negli anni hanno goduto di benefici come il Cip 6. È ora di dire basta all’impoverimento di tecnologie che sono le uniche in grado di porre un limite al cambiamento climatico, in vista di una vera e propria rivoluzione green che in Italia tarda a venire».
Nei dettagli dovrebbero arrivare nove nuovi impianti d’incenerimento nelle regioni Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Abruzzo, Sardegna e Sicilia che s’aggiungeranno ai quaranta già attivi e ai sei in fase di realizzazione, per un totale di 55.
La cosa ha dell’incredibile perché va contro sia alle politiche europee sia a ciò che è emerso dalla Cop 21 di Parigi. Inquinamento locale a parte, e qui ci sarebbe da aprire un capitolo specifico su quanto siano già provati i territori sui quali gravano gli inceneritori – che alcune volte smaltiscono anche nell’illegalità come accadde a Colleferro, alle porte di Roma, dove si disinserirono i sistemi di controllo ambientale per “termovalorizzare” in piena “libertà” e in spregio alle regole – i nuovi incentivi sono contro le direttive europeo sul riciclo e sull’economia circolare, e attentano anche al clima. L’incenerimento di materie plastiche, infatti, emette CO2 prelevata da fonti fossili, come il petrolio, aggravando il bilancio delle emissioni climalteranti.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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