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Il solare termodinamico prende piede nelle Isole
Al via un importante progetto in Sardegna. Ma secondo l’Anest, l’associazione di settore, è la Sicilia la regione con le maggiori potenzialità
Il solare termodinamico comincia a prendere piede in Italia, in particolar modo nelle isole maggiori, la Sardegna e la Sicilia. Nei giorni scorsi è stato annunciato l’avvio di importante progetto a Ottana (Nuoro), il terzo polo industriale sardo, che sarà realizzato e gestito dall’Enas, l’ente che gestisce il sistema idrico multisettoriale regionale.
Si tratta di una struttura integrata con altre fonti energetiche rinnovabili (fotovoltaico a concentrazione) costituita da un impianto che accumula energia solare, attraverso un serbatoio d’olio e un sistema di batterie, con una potenza di circa 1 MW.
L’obiettivo è l’autosufficienza energetica del sistema idrico e la riduzione delle bollette dell’acqua nel settore potabile irriguo e industriale. Il progetto, inoltre, contempla un’intensa attività di ricerca, finalizzata alla diffusione di tecnologie replicabili nel campo dell’energia alternative. Si prevede che l’impianto sarà operativo nel 2014, per una spesa complessiva di 10 milioni di euro.
Un secondo impianto termodinamico dovrebbe essere realizzato in Ogliastra, mentre a metà ottobre scadrà il bando per un terzo progetto dedicato ai comuni sardi. Un quarto potrà sorgere a Villacidro se vi saranno le risorse necessarie, previste dai fondi (25 milioni di euro) Por-Fesr 2007-2014.
Uguale fermento sembra esserci anche in Sicilia, regione che ha ospitato il primo impianto termodinamico (Archimede) italiano. Secondo l’Anest, associazione che raggruppa gli operatori del solare termodinamico, la Sicilia è la regione con le migliori opportunità, possibilità e prospettive di sviluppo per le energie rinnovabili, perchè la più estesa d’Italia e con la maggiore irradiazione solare del Paese, con centri di ricerca di eccellenza e un potenziale imprenditoriale nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.
«La Sicilia potrebbe dunque diventare la capofila dell’energia solare in Europa e nell’intero Mediterraneo, se riuscirà a sviluppare sul suo territorio modelli industriali basati su filiere energetiche complete. Per avviare questo processo partendo stavolta dalle esigenze e dalle risorse del territorio, tenendo presente che la filiera “termodinamica” del solare garantisce lo sfruttamento di risorse climatiche su cui la Sicilia ha un vantaggio competitivo che può tradursi in un maggiore sviluppo all’economia locale», si legge in una nota diffusa da Anest.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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