Fonti rinnovabili
Il fotovoltaico per l’agricoltura
Creata una serra fotovoltaica che permette di coniugare la produzione agricola con quella di energia pulita, in vista degli obiettivi del 2020
Anche il settore agricolo può dare una mano nella corsa all’obiettivo del 20% di energia da fonti rinnovabili fissato al 2020. Ideal Energy Group ha realizzato Energy Greenhouse, la serra fotovoltaica che permette di coniugare la produzione agricola con quella di energia pulita.
Dotata di una struttura in acciaio modulare brevettata e garantita per 25 anni, la serra è stata studiata per resistere a terremoti, venti e carico neve, per ottenere la migliore illuminazione del terreno coperto e la perfetta integrazione e resa dell’impianto fotovoltaico.
La struttura può rimanere aperta o essere tamponata con pannelli in policarbonato o vetri, a seconda delle coltivazioni realizzate, per ottenere la cosiddetta “serra calda”, dotata anche di impianto di riscaldamento interno e di illuminazione, che sfrutta l’energia elettrica prodotta dall’impianto. I serramenti sono apribili ad anta scorrevole orizzontale per evitare di fare ombra sui pannelli posizionati sul tetto, che vengono scelti di volta in volta a seconda del tipo di struttura da realizzare, dell’esposizione e del tipo di coltivazione.
Consigliati sono i Moduli Q Solar senza cornice in alluminio o semitrasparenti, per garantire una maggiore trasparenza e luminosità all’interno della serra. La struttura base, inoltre, può essere integrata con vari optional e a livello impiantistico la serra può essere dotata di riscaldamento elettrico a pavimento, di un sistema di ventilazione meccanica controllata e di un sistema di illuminazione a Led.
Oltre alla possibilità di coltivare il terreno sottostante e di autoprodurre l’energia elettrica per la propria attività, l’installazione è interessante anche dal punto di vista economico.
L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha stabilito che l’imprenditore che installa sul proprio terreno un impianto fotovoltaico, di 200 kWp o maggiore se ne ha diritto, potrà per legge mettere a reddito agrario i proventi relativi all’incentivo previsto dal Conto Energia. Ciò significa che la tariffa incentivante è detassata e ciò consente di dimezzare i tempi di ammortamento dell’impianto e di ottenere un maggior profitto dalla vendita di energia nei venti anni di contributo GSE.
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L'autore
Roberta Pizzolante
Giornalista pubblicista dal 2005 e scrive di scienza, ambiente, energia, diritti umani e questioni etiche e sociali. Salentina di nascita, romana d’adozione, è laureata in Sociologia e ha un master in “Le scienze della vita nel giornalismo e nei rapporti politico-istituzionali” conseguito alla Sapienza. Fa parte della redazione di Galileo e Sapere e collabora con Le Scienze, Mente & Cervello, Terre di Mezzo street Magazine.
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