rinnovabili
Il Conto termico spinge anche il solar cooling
Questa tecnologia sperimentale è in grado di assicurare la produzione contemporanea di calore e freddo a partire dalla radiazione solare
I consumi termici costituiscono la maggioranza della domanda energetica di abitazioni e uffici, nonché spesso dell’industria. I sistemi che utilizziamo per la produzione di calore e freddo, però, viaggiano spesso su binari separati (termosifone più condizionatore), mentre il caro bolletta ha sinora sostanzialmente impedito in Italia l’affermazione definitiva delle pompe di calore elettriche. Un’alternativa, per la verità ancora sperimentale, è il solar cooling, che rappresenta un’applicazione innovativa del solare termico.
Questa tecnologia consiste nell’abbinamento tra pannelli solari termici e una macchina frigorifera (assorbitore) per la produzione di freddo: tecnicamente i pannelli solari assorbono la radiazione del sole e la trasformano in acqua calda che, successivamente, transita attraverso la macchina frigorifera che la raffredda, così da essere impiegata a sua volta per raffrescare gli ambienti oppure per la refrigerazione industriale.
I vantaggi sono di diversa natura: considerato che i picchi di richiesta elettrica avvengono nella stagione estiva a causa del contemporaneo funzionamento di milioni di piccoli condizionatori ad aria, il solar cooling permette di far coincidere la massima disponibilità di radiazione solare con la maggiore richiesta di freddo per il condizionamento degli edifici.
Come spiega un’analisi dell’Enea, il solar cooling apporta benefici anche dal punto di vista del sistema elettrico nazionale, perchè la diffusione su larga scala di questa tecnologia può contribuire ad allentare la pressione sulla rete elettrica, evitando i pericolosi picchi estivi.
In Italia, al momento, la diffusione del solar cooling è ancora limitata, con circa 28 impianti installati al 2010 per una potenza complessiva di 3,2 MW (fonte Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano). Ci sono però buone possibilità di uno sviluppo futuro, considerato che il nuovo strumento di incentivazione per le rinnovabili termiche, il Conto termico, ha introdotto un incentivo in conto capitale per sostenere l’acquisto e l’installazione “l’installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling”.
Il coefficiente di calcolo dell’incentivo, tra l’altro, è decisamente superiore rispetto a quello del classico solare termico. Anche in passato, in realtà, il solar cooling poteva godere delle detrazioni fiscali del 55% e del 50%, ma limitatamente alle persone fisiche, agli enti e alle società. Al Conto termico sono ammesse, invece, anche le amministrazioni pubbliche e i soggetti privati.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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