Politiche comunitarie
I target Ue sulle rinnovabili sono raggiungibili
L’Italia ha praticamente già superato gli obiettivi in materia di elettricità, mentre per termiche e trasporti c’è ancora da fare
Anche l’Italia, come tutti gli altri Paesi europei, deve raggiungere gli obiettivi europei in materia di fonti rinnovabili al 2020. Il mancato raggiungimento di questi target, d’altronde, avrebbe conseguenze rilevanti per l’Unione europea nel suo complesso. In primo luogo, un forte sviluppo delle energie rinnovabili è una condizione importante nel percorso verso un’economia a basse emissioni di carbonio entro il 2050.
In secondo luogo, il fatto di non raggiungere questi obiettivi potrebbe rallentare i progressi verso i tre obiettivi della politica energetica comunitaria: l’Unione europea resterebbe fortemente dipendente dalle energie fossili e sarebbero messi in pericolo gli obiettivi di “sicurezza degli approvvigionamenti” e di “energia sostenibile”. Inoltre, un’insufficiente diffusione di diverse tecnologie proprie delle energie rinnovabili ostacolerebbe l’adeguata riduzione dei costi di produzione e non consentirebbe quindi alle fonti pulite di contribuire alla competitività dell’Ue.
Se questi obiettivi “ideali” non bastassero a spronare gli Stati membri all’azione, non bisogna dimenticare che il mancato raggiungimento degli obiettivi nazionali – proprio perchè vincolante – potrebbe portare all’avvio di procedure di infrazione e a conseguenti multe a diversi zeri. Considerato che il nostro Paese, attualmente, si trova già sotto procedura d’infrazione per svariate materie, non è certo il caso di aggiungere un ulteriore elemento di attrito con Bruxelles.
In realtà, complessivamente, per l’Italia gli obiettivi europei non sono affatto un’utopia. Anzi, il target di circa 100 TWh di consumi elettrici green, pari al 26% del fabbisogno finale lordo, è praticamente già stato raggiunto nel 2012, con ben otto anni di anticipo, grazie alla storica generazione idroelettrica e al boom di fotovoltaico ed eolico (determinato dalla generosa incentivazione di questi anni).
Tanto che il Governo, nella Strategia energetica nazionale (Sen) appena varata, immagina il raggiungimento di quota 36%. Più lontani sono invece gli obiettivi in materia di energia termica: le rinnovabili dovrebbero assicurare nel 2020 il 17% di questi consumi, nel 2010 si era abbastanza lontani ( 9%) e, proprio per invertire la tendenza, sono state varate recentemente misure come il Conto termico.
Grazie a queste misure l’Esecutivo è convinto che il target Ue possa essere addirittura superato (20%). Simile la situazione nei trasporti, dove l’obiettivo del 10% nel 2010 era ancora lontano (5%), ma che potrebbe diventare realtà nel 2020 anche attraverso il sostegno alla filiera nazionale dei biocarburanti.
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L'autore
Gianluigi Torchiani
Giornalista classe 1981, cagliaritano doc ormai trapiantato a Milano dal 2006. Da diversi anni si interessa del mondo dell’energia e dell'ambiente, con un particolare focus sulle fonti rinnovabili
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