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EnergyMed: energia, mobilità sostenibile e riciclo | Tekneco

EnergyMed: energia, mobilità sostenibile e riciclo

Le impressioni degli operatori raccolte nel corso della manifestazione

Scritto da il 15 aprile 2011 alle 15:36 | 2 Commenti

EnergyMed: energia, mobilità sostenibile e riciclo

Si è aperta a Napoli EnergyMed, la mostra-convegno sulle fonti rinnovabili e sull’efficienza energetica. Il mercato delle rinnovabili in Italia vale molto con aziende in grado di fatturare il 400% in più’ rispetto all’anno precedente, l’occupazione in salita vertiginosa dal 2009 al 2010. La crescita c’è stata anche in Europa dove negli ultimi 10 anni si è raddoppiato il consumo di energia da fonti rinnovabili eppure l’Italia è ancora tra i fanalini di coda.

Fonti rinnovabili e fotovoltaico: accise e iter normativo

La produzione di energia da fonti rinnovabili, soprattutto sul fotovoltaico, ha incontrato una serie di paletti nella normativa e nella mancata entrata in vigore del Quarto Conto Energia. Al convegnoLe Opportunità e le Prospettive del Quarto Conto Energia” si è parlato anche della normativa e di come ottenere le licenze fiscali di esercizio ottimizzando la tempistica e i costi.

In questo contesto, insieme ad ENEL (costretta a regolarsi a tempi di connessione degli impianti che non dipendono solo dal gestore ma anche da TERNA), è fondamentale il ruolo dell’Agenzia delle Dogane. Il dottor Antonio Conte dell’Ufficio Dogane di Napoli 2 ha fatto luce e chiarezza sull’iter per collegare gli impianti fotovoltaici alla rete. Agenzia Dogane infatti si occupa di fotovoltaico perchè affronta in generale gli aspetti dell’energia con interesse sul controllo delle accise e dell’iter per collegare gli impianti. La struttura dell’Agenzia ha sede centrale a Roma e in regioni a statuto speciale ed ha uffici periferici attraverso i quali il produttore dell’energia elettrica ha bisogno di entrare in contatto.

In capo al produttore di energia elettrica da fotovoltaico ci sono degli obblighi e adempimenti amministrativi necessari e obbligatori che devono essere risolti presso l’ufficio competente del territorio. Prima ancora di aver completato, realizzato e progettato l’impianto l’invito del dottor Conte è quello di chiedere all’Agenzia degli orientamenti. Le accise sono una imposta indiretta sulla produzione e sui consumi di particolari beni e nascono dal testo unico delle accise del 1995 che recepisce una precedente direttiva ampliata e modificata dalla direttiva 96 del 2003 di livello europeo che ha riconosciuto anche sull’energia elettrica l’accisa. Il testo è stato rivisionato nel 2007 anche se comunque l’imposizione fiscale sull’energia risale al lontano 1924. Gli articoli 52 e 60 del testo unico delle accise riguardano i produttori di energia elettrica ed in questo caso fotovoltaico con una imposta ed un addizionale che si divide tra erario ed enti
come comuni e province. Le aliquote cambiano e sono commissurate ad ogni kWh consumato perchè l’accisa è riferita se si versa al momento del consumo in funzione anche se l’uso è abitativo o meno.

In riferimento all’impianto fotovoltaico un primo aspetto è gli usi non sottoposti al regime delle accise: l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili con potenza non superiore ai 20Kw non rientra nel campo di applicazione delle accise pertanto non c’è nessun adempimento con l’Agenzia delle Dogane. L’altro aspetto è il caso di esenzione dall’imposta: è esente l’accisa dall’energia elettrica qualora sia prodotta con impianti azionati da fonti rinnovabili con potenza disponibile superiore a 20Kw ma consumata nelle imprese di autoproduzione (lo scambio sul posto) in locali e luogi diversi dalle abitazioni. In questo caso è dovuta solo l’addizionale.

Non sono quindi soggetti obbligati quelli che producono energia e la cedono interamente alla Rete. Chi consuma una parte o del tutto l’energia prodotta è obbligata a denunciare preventivamente presso l’ufficio dell’Agenzia delle Dogane l’officina di produzione dell’energia elettrica con una istanza tecnico-amminstrativa completa di tutti gli atti. L’ufficio effettuerà poi uno o più sopralluoghi sull’officina quando è completata e connessa in rete verificando gli atti presentati e controllando se siano esatte e inviolabili le misure elettriche: in caso affermativo viene rilasciata un licenza fiscale di esercizio, un atto propedeutico che consente la produzione di energia elettrica.

Per quanto riguarda chi consuma e cede l’energia elettrica, di tutta la parte prodotta bisognerà versare l’addizionale con un versamento mensile a rata fissa che può essere oggetto di conguaglio a fine anno con la dichiarazione dei consumi, l’ultimo obbligo in capo a tutti i soggetti. La denuncia non è dovuta invece nel caso dei produttori di energia elettrica che la cedono interamente in Rete: è necessaria una comunicazione commpleta di atti tecnici in forma semplificata e l’ufficio può fare un sopralluogo qualora lo ritenga opportuno rilasciando un codice ditta ossia un identificativo alfanumerico della centrale in modo da censire sul territorio tutti gli impianti di energia elettrica. L’unico obbligo quindi è quello di presentare a Marzo di ogni anno solare i quantitativi di energia prodotti e ceduti in rete in modo da poter fare un bilancio nazionale.

Il punto di vista del GIFI sul decreto rinnovabili

Il GIFI, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, è intervenuto poi ricordando che le prime cose da esaminare prima realizzare un impianto fotovoltaico sono i rapporti con ENEL (delibera 125) e proprio con l’Agenzia delle Dogane: bisogna infatti ottnere la licenza di officina elettrica (che per bruciare i tempi viene rilasciata in maniera provvisoria e poi definitiva), fondamentale soprattutto per impianti grossi che superano potenze di 200,300 Kw da collegare alla rete ENEL. In questi casi bisogna usare impianti di una certa consistenza con altre regolamentazioni e quote da versare.

Durante il convegno doveva essere presente Valerio Natalizio, presidente GIFI-ANIE, ma ha dovuto dare forfait per i continui colloqui con il ministro dell’MSE, Romani, per discutere proprio sul nuovo decreto delle rinnovabili riguardo i valori delle incentivazioni e eventualmente il tetto massimo. Secondo un rappresentante di GIFI il bicchiero è mezzo pieno: “abbiamo ancora oggi e per un mese il conto energia numero III che era quadimestrale, se ci fossimo attivati per tempo per avere poi l’allacciamento nei tempi corretti, per avere eventualmente la licenza di officina elettrica, in questo primo quadimestre avremmo potuto tranquillamente realizzare gli impianti. Non si può arrivare al 30 aprile all’ENEL e chiedere l’allacciamento: come tecnico ho chiesto al GSE dopo il decreto se funzioni come il decreto “Alcoa” oppure collegando prima l’impianto e poi inviando il pacchetto da inviare al GSE per avere il riconoscimento della tariffa relativa alla tipologia dell’impianto realizzato. La regola è rimasta quella vecchia: l’impianto bisogna realizzarlo e connetterlo in rete, abbiamo 4 mesi perchè ci sono state informazioni da persone che non erano del mestiere.”

Il GIFI sostiene ci sia stata anche una sorta di disinformazione:”Ho assistito ad esempio a diverse trasmissioni televisive come Report e Striscia la Notizia della possibilità di poter immettere in rete perchè il contatore viene sigillato, le apparecchiature controllate, ci sono ispezioni, il GSE che controlla, un impianto qui a Napoli in un anno produce 1400 Kw per ogni kw installato, se ne produco 3000 il Gse viene a fare una verifica e controlla i moduli installati. Il giochetto del contatore ENEL che prelevo l’energia a 0,10 e il GSE me la paga a 0,40 non esiste e non deve esistere, sono solo cose date con informazioni superficiali che hanno sconvolto il mercato.”

Intanto nel Sud si stava viaggiando a gonfie vele con il convincimento che il fotovoltaico fosse un investimento corretto, chi lo aveva fatto da 3-4 anni aveva scoperto che l’impianto funzionava, che i soldi arrivavano e che non aveva problemi. Stava recuperando dall’investimento con impianti che costavano molto di più perchè i moduli da 3,4 anni stavano pian piano scendendo di prezzo. Oggi avevamo una tariffa eccezionale, lo Stato se ne è accorto e ci ha tagliato i viveri. Abbiamo dato la possibilità ad investitori esteri a venire in Italia e portare il materiale qui con i nostri operai.

Secondo il GIFI “molte regioni sono arrivate al top dell’installazione da fotovoltaico: la rete italiana di distribuzione è fatta a cascata e abbiamo cominciato a imettere da sotto questa energia, l’ENEL si sta adoperando ed ha bisogno di tempo, sta facendo delle reti distribuite per adeguarsi. L’impianto FV produce quando c’è il sole e l’ENEL deve partire con le centrali quando l’impianto non produce energia perchè non c’è il sole con consumi anche in questo caso. Abbiamo chiesto di evitare di mettere un tetto alla incentivazioni, sono state chieste le tariffe che abbiamo ancora per alcuni mesi per regolamentare il passaggio di tariffa con quelle nuove. Risparmio energitico e produzione da fonti rinnovabili sono due elementi che alla popolazione italiana attiva potrà dare tutto quel lavoro che ora non abbiamo. L’Europa ci viene incontro perchè sugli edifici c’è un minimo di quantità di energia, il 50%, che dev’essere prodotta da fonti rinnovabili e non c’è niente di meglio del fotovoltaico e del solare termico per farlo.Una volta diminuite le tariffe avremo i costruttori di moduli fotovoltaici che abbasseranno i prezzi come è accaduto dal 2008 al 2010. L’altro piccolo vantaggio è il rapporto Euro-Dollaro perchè una grossa produzione delle celle è fatta in Cina“.

Gli espositori sulle rinnovabili a EnergyMed

Abbiamo intervistato alcuni tra gli espositori presenti alla fiera EnergyMed. Ci raccontano il profilo della loro azienda, i prodotti, i casi studio e la loro esperienza sul campo.

Sono l’architetto Agatino Caponetto, responsabile tecnico della esol che ha presentato in fiera questo generatore microeolico da 3kW ad asse verticale: l’innovazione principale è che dichiara una potenza di picco di 3kW per 6m al secondo mentre generalmente per le pale si va dai 10 ai 23 metri al secondo. Gli altri punti di forza sono le dimensioni, 1,5 m con un diametro massimo di 1m che consentono di essere installata anche in ambiti in cui ci sono anche vincoli paesaggistici e ambientali. Il peso ridotto non crea problemi di installazione dal punto di vista statico. La pala sfrutta un brevetto spagnolo (è già stata installata in Spagna) fatto da un napoletano. Stiamo cominciando l’industrializzazione adesso in Italia. Informazioni sul prodotto si trovano sul sito: www.themindecosolution.es

Dehn Italia presenta un prodotto che si è già considerato nella piazza del fotovoltaico, il nuovo SPD (Surge Protective Device) per l’applicazione del fotovoltaico lato continua che ha il grande vantaggio di estinguere la corrente circuito in corrente continua con il corto circuito utilizzando un fusibile di protezione all’interno dell’SPD
stesso. In questo modo senza usare il fusibile di protezione sull’SPD il prodotto funziona correttamente e si risparmia parecchio spazio che si dedica alla protezione (in caso di sovratensioni o fulmini) o ad ulteriori linee.

Ingeteam Italia è una azienda spagnola nata ad inizi anni ’80 che si occupa in linea di massima di energie rinnovabili con varie divisioni che sono energia, industria, navale, trazione, tecnologia di base e servizi. In Italia siamo presenti dal 2008 e stiamo avendo grandi successi in quanto abbiamo avuto grossi risultati in quanto e siamo diventati leader nell’ambito della produzione e vendita di inverter per impianti fotovoltaici. Abbiamo una vasta gamma di  prodotti che vanno dai 2,5Kw ai 630 Kw. Dal 2011 abbiamo introdotto una novità anche in Italia dopo la Spagna, le colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Il prodotto si chiama Ingerev ed ha diverse versioni: sia quello rivolto al pubblico che verrà installato all’interno delle strade e del panorama urbano che quello rivolto al privato che si chiama Ingerev Garage, prodotto molto più semplice a livello di design e resistente ad atti vandalici. Sono sistemi di ricarica per tutti i tipi di veicoli: a ricarica lenta dalle 3 a 6 ore. Inoltre il nostro laboratorio di ricerca in Spagna sta lavorando per la ricarica veloce di circa 1 ora e mezza. In Italia saranno commercializzate dalla seconda metà del 2011 mentre in Spagna ci sono già nei comuni di Pamplona, Madrid e altri, con un grande consenso riscosso con la pubblica
amministrazione.

Sono Carla Matis e lavoro per Giochi Solari di Bologna. Siamo distributori di giochi e oggetti che funzionano a energia solare. Abbiamo aperto l’azienda nel 2004 e abbiamo oggetti che  provengono dalla Germania (attraverso SolarXpert) e dalla Cina da dove arrivano soprattutto carica cellulari, carica batteria, luci da  giardino, lampade, torce. Abbiamo dei kit didattici per le scuole con degli esperimenti e la costruzione di celle in cui la parte fotoattiva è data dal succo di mirtillo. Abbiamo anche un carica cellulare che va con l’energia eolica e delle macchinine a idrogeno che arrivano dall’Inghilterra. Noi stiamo producendo un inseguitore solare che presenteremo probabilmente al prossimo SolarExpo. Di solito giriamo per le fiere a proporre questi prodotti per persone che sono del settore il quale si sta allargando anche ad un altro target: dal gioco per il bambino ad oggetti per la scrivania. Facciamo anche gadget per aziende e quindi molti clienti fanno un regalo aziendale con il loro logo sui nostri giochi solari o sulla scatola o sull’oggetto. A EnergyMed c’è un gabbiano che qui spopola visto che siamo a Napoli, è la seconda volta che lo finiamo: batte le ali e lo si può attaccare alla finestra, c’è una cella in silicio monocristallino collegato ad un motorino. Il materiale di tutti gli oggetti sono in gran parte in legno e plastica.

NHP progetto Neaheliopolis nasce 4 anni fa per fare servizi energetici integrati alle aziende, ai privati e agli enti che vogliono risparmiare spese di energia e ridurre le emissioni di CO2. Il nostro approccio integrato prende in analisi un sistema e cerca sulle tecnologie disponibili, delle leggi incentivanti e delle disponibilità finanziaria cerchiamo di raggiungere obiettivi di risparmio energetico. Siamo partner di grandi aziende di qualità affrontando eolico, microeolico, solare termico, biomassa, poligenerazione. Nel fotovoltaico abbiamo fatto 1,4MW su di un tetto
totalmente integrato a Battipaglia smaltendo l’amianto e installando una nuova copertura che ha garantito una illuminazione naturale all’interno dello stabilimento. L’azienda risparmierà più di 1 milione e 800 kw/a. Cerchiamo di fare da centro e rete commerciale costituita da tecnici e installatori. A EnergyMed presentiamo questa rete nel cercare agenti, progettisti e installatori. Inoltre qui abbiamo un intervert modulare e intelligente che permette di gestire più energie rinnovabili allo stesso tempo gestendo un pacco batterie, un eventuale generatore. C’è anche una tenda fotovoltaica che oltre a riparare dal sole produce energia e in pratica si paga da sola.

Sono Giuseppe Tremante dell’agenzia Lamborghini Coloror di Napoli. Il gruppo Lamborghini è una azienda italiana che ha 50 anni di storia, ancora più vecchia della nota Lamborghini Auto. Siamo una azienda che produce macchine per il riscaldamento, la climatizzazione estiva, il trattamento delle acque e il solare termico. In fiera abbiamo presentato un prodotto innovativo che si chiama Thrifty una vera e propria centrale termica composta da una caldaia a condensazione da 12kW quindi a bassa potenza con un doppio accumulu da 400+100 litri in grado di gestire due impianti di riscaldamento, uno a bassa ed uno ad alta temperatura, un impianto di produzione di acqua calda sanitaria e può ricevere acqua da un impianto solare termico e da una caldaia o un camino a legna. E’ compatta e facile da installare. Abbiamo presentato anche climatizzatori a basso consumo, sono degli inverter in classe A sia per installazioni di tipo freon sia tipo idronica. E’ importante per noi qualificare tutti gli installatori ed aggiornarli sulle ultime novità perchè il settore delle rinnovabili è in forte crescita mentre in altri prodotti c’è una forte crisi ed un regresso in quanto siamo molto legati al settore edile che soffre la crisi economica.

Sono Anna Barisciano di Telenia srl di Bucciano, provincia di Benevento. Siamo nel campo dell’illuminazione a LED da un paio di anni ma la nostra esperienza proviene da lontano in quanto abbiamo iniziato a produrre display a LED con gli RGB e abbiamo la conoscenza di base per appliare questa tecnologia. Proponiamo prodotti nostri e commercializziamo prodotti di fascia alta reperibili sul mercato mondiale con partner tedeschi suggerendo ai clienti le applicazioni più adatte. Abbiamo installato illuminazione pubblica in strada a LED in centri storici, prodotto lanterne a LED in ambientazioni più classiche e storiche, illuminazione in interni ed esterni, produciamo display a LED nella comunicazione e sistemi informativi territoriali.I vantaggi di usare il LED sono tanti perchè sono a bassissimo consumo con un risparmio del 60% rispetto ad altre illuminazione come l’incandescenza, non sono inquinanti perchè non contengono mercurio, hanno una lunga durata senza il bisogno di manutenzione, hanno una resa cromatica molto alta. Inoltre la tecnologia a LED si abbina bene con il fotovoltaico per i suoi consumi ridotti: abbiamo già fatto installazioni del genere verso privati attraverso dei moduli. Qui ad EnergyMed abbiamo presentato dei lampioni a LED con 110 lumen per Watt, display a LED con tecnologia SMD.

Il premio EnergyMed

EnergyMed organizza il premio “La migliore installazione di un impianto fotovoltaico” per l’individuazione delle migliori soluzioni progettuali delle imprese che negli ultimi 2 anni hanno realizzato un impianto fotovoltaico. La parola ai vicintori.

Sono l’ingegnere Beniamino Diana di Engsol Group Srl con sede legale Roma e sede amministrativa Grazzanise (CE). Il premio che abbiamo vinto è una targhetta, un inverter dal valore di 1000 euro e la possibilità di esporre in fiera. Abbiamo vinto il premio per una valutazione per quanto riguarda la migliore installazione FV, un impianto da 20Kw installato a Trentola Ducenta (CE) composto da 90 moduli con una produzione media stimata annua di circa 26, 27 mila kW/h. Continueremo a investire fortemente sul fotovoltaico.

Sono l’ingegnere Vincenzo Sorrentino di Virgilio Energie Rinnovabili e mi occupo di impianti elettrici. Abbiamo vinto un progetto per un impianto parzialmente integrato con una potenza di 3KW con 10 pannelli del tipo SunPower di più alta efficienza al mondo localizzato in località Rieti. Dopo un anno ha sviluppato una produzione decisamente più alta a quanto avevamo calcolato. Abbiamo fatto impianti anche in zone vincolate e pensiline con pannelli FV con una pensilina in un lido a Pomezia di 20 KW. Spero che il prossimo decreto aiuti le aziende nel settore delle rinnovabili perchè c’è una grossa crescita su questi impianti, noi lavoriamo prettamente sul residenziale fino a 20Kw e lavoriamo tanto in Campania, Lazio e Toscana. Il decreto ci ha frenato ma penso che dovremo di nuovo
riprenderci.


Commenti

Ci sono 2 commenti.

  • graziano simula
    scrive il 15 aprile 2011 alle ore 18:12

    spero che le aziende e lo stato italiano mi dia una mano per poter sviluppare il nostro progetto visto che abbiamo registrato un brevetto per la creazione di energia elettrica sfruttando l'energia cinetica lo sviluppo porterebbe a produrre ogni macchina 1 MW al giorno sarei tentato ad andare all'estero ma perchè non posso farlo in italia grazie

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L'autore

Dario Salvelli

Dario Salvelli, 27 anni, blogger e freelance, studia ingegneria elettronica alla Seconda Università di Napoli. Collabora con Nòva 24 de Il Sole 24 ore, WIRED, Excite Italia. Segue i temi legati all'innovazione e all'ICT e si occupa di comunicazione, marketing e consulenze per i social media.


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