Energia e sinergia le parole chiave di tre colossi dell’efficienza

È come assistere all’evoluzione delle architetture del nostro secolo in diretta, coi cambiamenti climatici che incombono e la necessità di rendere le nostre case più sostenibili, ma anche più confortevoli. Accade così che tre grandi protagonisti della prestazione energetica e della certificazione energetica in edilizia si sono dati appuntamento a ComoCasaClima per condividere obiettivi e strategie.

Al tavolo, organizzato dall’Agenzia CasaClima si sono seduti, oltre ai padroni di casa rappresentanti da Ulrich Santa, direttore dell’Agenzia, anche Manuela Ojan, componente del consiglio direttivo del Green Building Council Italia (che usa in prevalenza il protocollo Leed), dalla Svizzera Milton Generelli, direttore di Minergie Ticino e, ha fatto da contrappunto ai lavori, il professor Niccolò Aste del Politecnico di Milano, con un ruolo di “osservatore esterno” però esperto del tema. «La problematica energetica in edilizia è una problematica attuale – ha spiegato Niccolò Aste –. Per esempio in Unione europea i nostri edifici consumano il 40% delle risorse complessive, quindi non possiamo ignorare il loro impatto sull’ambiente o sulla bilancia dei pagamenti e sulla sostenibilità della nostra società. Bisogna cambiare il modo di costruire e questo processo è già in atto ma bisogna essere in grado di garantire la qualità edilizia dal punto di vista ambientale ed soprattutto energetico, è molto importante avere delle pratiche, delle procedure, delle metodologie di riferimento, affidabili, conosciute e affidabili alle varie scale, da quella dell’edificio a quella del quartiere, dalla nuova costruzione alla riqualificazione. Ed è importante che il dibattito sia attivo e anche capace di influenzare le norme che in molti casi, soprattutto per quanto riguarda l’Italia, non sono ancora sufficienti a produrre quel cambiamento che è così necessario».

Per tutti questi motivi si rende necessario il ruolo delle certificazioni e dei loro esperti.

«Green Building Council Italia è un’associazione di circa 400 soci che rappresentano un po’ tutta la filiera dell’edilizia – ha sottolineato nel suo intervento Manuela Ojan, componente del consiglio direttivo dell’organizzazione –. Ci occupiamo di promuovere la trasformazione del settore dell’edilizia nell’ottica della sostenibilità e a questo scopo cerchiamo di creare innanzitutto un sistema di interazione, di networking fra i vari operatori, di predisporre materiali per la formazione, l’informazione e quindi per la divulgazione, e anche gli strumenti necessari per questa trasformazione del mercato che, di fatto, sono i nostri protocolli di certificazione. Con questi strumenti riusciamo a oggettivare l’intervento che è stato fatto sull’edificio come un intervento di qualità che è stato pensato, costruito e verificato proprio per rispettare alcuni criteri che permettono di definire poi i parametri di eccellenza che daranno luogo, nella fase di utilizzo dell’edificio, anche all’ottimizzazione delle prestazioni. Quindi anche alla valorizzazione dell’edificio stesso».

«L’associazione Minergie è un’associazione nazionale svizzera. Si tratta di un protocollo di certificazione che ha molte analogie con CasaClima – così si presenta Milton Generelli, direttore di Minergie Ticino –. Non è una mera etichettatura energetica come la conosciamo a livello europeo, ma di fatto va oltre. Punta alla maggior qualità di vita, in primis, ma anche di costruito, affinché si possa garantire un’efficienza energetica a tutto tondo in fase di progetto, di realizzazione e quindi di vita degli edifici».

«Il progetto CasaClima è nato come progettazione energetica o come certificazione energetica però oggi è molto di più – racconta Ulrich Santa, direttore dell’Agenzia CasaClima –. È diventato un sistema di qualità, un marchio di qualità costruttivo complessiva, anche una certificazione di sostenibilità. Abbiamo voluto fortemente questo convegno proprio per confrontarci con altri sistemi come Minergie e come il Green Building Council – aggiunge Santa –, per condividere gli obiettivi e fare un confronto per capire dove sono le differenze e , soprattutto, quali potrebbero essere le sinergie in modo da raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi, ossia: emettere di meno e consumare di meno».

Quello che è emerso anche in questo convegno è che è necessario  puntare alla qualità.

«Il vero valore aggiunto che può dare una certificazione è introdurre nel processo di progettazione e di esecuzione una qualità che duri anche nel tempo e che porti come risultato benessere abitativo, comfort, ambienti salubri, strutture che necessitino di pochissima manutenzione nel tempo e tutto questo, ovviamente, anche in favore del Clima visto che, questi edifici, che siano Minergie, Leed o CasaClima, consumano poca energia e di conseguenza – conclude il direttore dell’Agenzia CasaClima,- hanno pochissime emissioni di CO2».