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Efficienza as usual

Le imprese applicano l'efficienza energetica per ridurre i costi industriali senza una visione olistica che impedisce sinergie strutturali

Scritto da il 15 luglio 2015 alle 9:30 | 0 commenti

Efficienza as usual

L’efficienza energetica è più una questione di costi industriali che di adesione ai modelli green. La cosa, che era più che intuibile, viste anche le dichiarazioni di un pioniere dell’efficienza energetica come Pasquale Pistorio che già quando era alla guida dell’Sgs Ates affermava che l’applicazione dell’efficienza era in primo luogo una buona pratica industriale, ed ora arriva la ratifica di ciò. Del 67%  delle aziende che ha investito in iniziative di efficienza energetica negli ultimi tre anni il 46% ha investito in strumenti più efficienti o in iniziative finalizzate a ridurre consumi e costi, mentre solo il 26% si è dotato di un piano di gestione dell’energia.

Se da un lato le aziende stanno compiendo sforzi concreti per ottimizzare la gestione energetica, dall’altro lo fanno senza una visione a lungo termine, prova ne è il fatto che le azioni strutturali siano minoritarie. Solo il 21% forma il personale, il 20% nomina un energy manager e il 20% svolge attività di audit e assessment.  Mancano una strategia chiara e un approccio sistematico: sono meno della metà le aziende che dopo aver intrapreso attività di efficienza energetica sono in grado di quantificare i risparmi ottenuti. Questi sono i risultati di un’indagine internazionale condotta dall’ente di certificazione Dnv Gl – Business Assurance, in collaborazione con l’Istituto Gfk Eurisko, su 1.557 professionisti di diversi settori in Europa, America e Asia, dalla quale emerge che, in un’ottica di controllo dei costi, le aziende si impegnano nell’efficienza energetica, ma la maggior parte rimane in superficie, non cogliendone il potenziale strutturale.

L’efficienza energetica è un tema fondamentale non solo a livello personale (77%) e sociale (81%), ma anche dal punto di vista delle dinamiche di business (69%). Il 57% delle aziende ha adottato una strategia ad hoc e il 55% si è dato degli obiettivi misurabili, con percentuali che aumentano di 10 punti circa per le imprese appartenenti ai settori ad alto consumo energetico.

«Sfortunatamente la maggior parte delle aziende non sta adottando un approccio olistico – commenta Luca Crisciotti, amministratore delegato di Dnv Gl – Business Assurance – Le aziende si stanno focalizzando principalmente sulla riduzione dei costi e dei consumi ma mancano di un approccio a tutto tondo che consentirebbe di cogliere appieno il potenziale di un’efficiente gestione energetica».

L’efficienza energetica è ancora un’ambizione generica, con obiettivi fissati per lo più a livello aziendale in modo complessivo (37%). Sono molto poche, infatti, le imprese che si danno obiettivi concreti legati alle singole attività; anche tra le aziende energivore.

La consapevolezza da parte del management non manca; soltanto il 18% delle aziende lo segnala come problema, ma gli ostacoli che impediscono alle aziende di fare progressi in materia di efficienza energetica sono principalmente di natura economica: altre priorità richiedono risorse (36%), realizzazioni costose (33%), mancanza di ritorni economici (25%) e focalizzazione su risultati a breve termine (24%) sono in cima alla lista. In questo quadro, però, i vantaggi sono percepiti come superiori ai costi (59%), specialmente per quel che riguarda i risparmi (54%). Una simile mancanza di visione sull’efficienza sarà una barriera notevole quando in un prossimo futuro le imprese dovranno guadagnare marginalità con un approccio strutturale all’economia circolare.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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