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La sesta tappa di Smart Energy Tour fa il punto sui SEU

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Dai SEU un risparmio in bolletta del 20-30%, il punto nella 6° tappa di Smart Energy Tour

L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, il GSE e le principali associazioni della cogenerazione hanno spiegato la regolamentazione e i vantaggi dei sistemi efficienti di utenza-SEU

Scritto da il 22 giugno 2015 alle 19:00 | 0 commenti

Dai SEU un risparmio in bolletta del 20-30%, il punto nella 6° tappa di Smart Energy Tour

Si chiamano SEU-sistemi efficienti di utenza e permettono di risparmiare in media circa il 20-30% della bolletta elettrica. Si tratta di Sistemi Semplici di Produzione e Consumo e rappresentano la più nota soluzione di autoproduzione di energia, costituiti da almeno un impianto di produzione e da un’unità di consumo direttamente connessi tra loro mediante un collegamento privato e nell’insieme collegati alla rete La regolamentazione dei SEU e i vantaggi per le PMI e il consumatore finale sono oggetto del seminario che si è tenuto questa mattina al Politecnico di Milano, organizzato da Smart Energy Expo, la manifestazione dedicata a soluzioni, prodotti e tecnologie per l’efficienza energetica, in programma a Veronafiere dal 14 al 16 ottobre 2015 (www.smartenergyexpo.net). Il convegno di oggi, organizzato in collaborazione con le associazioni di riferimento in Italia per il settore della cogenerazione quali Assistal, AssoEsco, Italcogen e ASCOMAC Cogena, rappresenta la sesta tappa dello Smart Energy Tour, il percorso di formazione e dibattito sui temi dell’efficienza e del risparmio energetici che Smart Energy Expo, con il contributo tecnico-scientifico di Efficiency KNow, ha messo “in pista” quest’anno a partire da marzo e che ha visto la partecipazione di oltre 1.000 persone. «ll SEU è particolarmente utile per le PMI, ma non è da trascurare nemmeno per le famiglie. La costituzione di un SEU è l’occasione per affrontare una ristrutturazione energetica dell’utenza in termini di approvvigionamento e uso dell’energia e, quindi, rappresenta un driver molto importante per lo sviluppo dell’efficienza energetica» ha dichiarato Marco Pezzaglia, Founding partner di Efficiency KNow. «Anche il Campus Leonardo del Politecnico di Milano ha scelto il SEU: in uno degli edifici della sede storica è installato un trigeneratore che offre riscaldamento, raffrescamento ed energia elettrica agli edifici del Campus» ha detto Maurizio Delfanti del Dipartimento Energia del Politecnico di Milano. Con i SEU è possibile risparmiare in media circa il 20 – 30% della bolletta elettrica e anche di più nel caso in cui accanto alla produzione di energia presso il cliente si intervenga efficientando l’uso finale. Questo effetto è alla base della diffusione del SEU e del loro uso quali strumenti per lo sviluppo della generazione distribuita. «Il grosso vantaggio di questi sistemi è il fatto che l’energia autoprodotta in situ non paga gli oneri di trasmissione e distribuzione né gli oneri generali di sistema. C’è un risparmio per il consumatore di energia elettrica che arriva quasi a metà del costo rispetto a quella prelevata dalla rete pubblica. Rimane il problema della distribuzione degli oneri generata dai SEU più volte segnalata dall’Autorità» ha precisato Gervasio Ciaccia della Direzione Mercati dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. I SEU dovranno essere registrati e qualificati dal GSE tramite apposita procedura di qualifica. «Il GSE ha definito le regole applicative per la presentazione della richiesta e il conseguimento della qualifica di SEU per i Sistemi entrati in esercizio entro il 31/12/2014. La richiesta di qualifica deve essere effettuata entro il 30/09/2015» ha specificato Daniela Simari del GSE -Gestore Servizi Elettrici. Il SEU rimane un oggetto che dovrà essere gestito nel rispetto delle norme esistenti e alla luce della sua evoluzione: il decadimento della qualifica di SEU comporta il decadimento dei benefici tariffari. Nella seconda parte della mattinata sono intervenute le associazioni che si sono trovate concordi nell’apprezzare lo sforzo dell’Autorità e del GSE per definire e inquadrare questo apparato burocratico e informativo assai complesso, e, allo stesso tempo, hanno evidenziato le difficoltà per le aziende tra cui la realizzazione di un business plan che è legata alla continua evoluzione normativa che modifica nel tempo le attese di risparmio.


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