E’ spaccatura tra le associazioni del fotovoltaico
Gifi/Anie perde i pezzi a causa delle posizioni di Confindustria, mentre Assosolare e Aper spingono per soluzioni più radicali
Photo: greenlagirl
A un passo dal via libera del Governo al Quarto Conto Energia – atteso per lunedì – sale la tensione tra le associazioni che rappresentano gli operatori del fotovoltaico.
Defezioni da Gifi
La situazione più critica si registra all’interno di Gifi/Anie, che paga la sua appartenenza a Confindustria, accusata dai produttori di aver fatto lobbying sull’esecutivo per spingerlo a una revisione in senso restrittivo degli incentivi. Indiscrezioni giornalistiche riportano la notizia che una decina di aziende hanno già lasciato l’associazione (tra cui Sunpower, Solar Ventures, Tozzi, Kerself, Martifer Solar, Aes Solar) e si vocifera di altre defezioni in arrivo. A cominciare da Shneider Electric, dopo che il suo ressponsabile del fotovoltaico, Gianluca Bertolino, ha annunciato le dimissioni dal direttivo dell’associazione guidata da Valerio Natalizia.
I problemi sul terreno
Il Governo ha individuato proprio in Gifi/Anie il referente principale per la revisione dello schema incentivante, ma i vertici dell’associazione sono finiti sotto accusa per non aver mantenuto la pregiudiziale sulla salvaguardia dei diritti acquisiti, almeno per l’anno in corso. Nella proposta di revisione approvata dal direttivo tre giorni fa (con il 70% di consensi) manca questo elemento, a differenza della chiarezza con cui si sono espressi sul punto Assosolare e Aper. Verso i quali starebbero migrando diverse aziende in uscita dal Gifi. Confindustria non ha accolto le richieste in tal senso da parte della sua costola nel fotovoltaico, rifiutando anche una nuova mediazione che prevedeva la rinuncia all’imposizione di un tetto di potenza annuale agli impianti incentivabili (fissato a 2 gigawatt all’anno). La proposta iniziale del Gifi, infatti, era stata già modificata proprio per avvicinarsi a quella della confederazione. Gli operatori del fotovoltaico hanno accettato il tetto di spesa massima in bolletta a 6 miliardi l’anno e un meccanismo di riduzioni tariffarie già dal 2011, cosa che ha spaccato l’associazione.
Le proposte di Assosolare e Aper
Inevitabilmente, questa migrazione ha acuito le tensioni con le altre associazioni rappresentative del fotovoltaico in Italia, disposte a minori concessioni verso il Governo. Assosolare chiede che il Quarto Conto Energia non preveda tetti annuali e che le tariffe erogabili dal secondo semestre dell’anno non prevedano tagli superiori al 5%. Una posizioni condivisa a grandi linee da Aper e Asso Energie Future-Ises.
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L'autore
Luigi Dell'Olio
Luigi dell'Olio, giornalista pugliese free-lance, vive a Milano, dove si occupa di temi legati all'economia, alla tecnologia e alle energie rinnovabili.
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