Sistema energetico
Arriva il biogas. Fattobene
Tre aziende italiane sono in ottima posizione per il campionato internazionale del biogas. Gli Ad&Biogas Industry Awards
Il biogas italiano è in pole position. Tre aziende agricole di Caserta, Latina e Torino, associate al Cib – Consorzio Italiano Biogas, sono, infatti, entrate in finale agli Ad&Biogas Industry Awards di Birmingham, uno degli appuntamenti più importanti al mondo per il settore della digestione anaerobica tre aziende italiane che sono risultate tra le migliori per la produzione di biogas in agricoltura.
Nel dettaglio:
- l’azienda agricola Sant’Aniello appartenente alle Fattorie Garofalo (Caserta), tra le realtà zootecniche e casearie più importanti del Mezzogiorno, è tra i 4 finalisti internazionali nella categoria relativa alla valorizzazione del digestato (Making the most of digestate);
- la Agri Power Plus di Latina e la Cooperativa La Speranza di Candiolo (Torino) sono, invece, in finale per il riconoscimento come miglior impianto agricolo internazionale (Best International Agricultural Plant).
«Il biogas italiano in agricoltura rappresenta un’avanguardia sotto molti aspetti – afferma Piero Gattoni, presidente del Cib – L’Italia è il terzo produttore al mondo, dopo Germania e Cina, ma l’innovazione principale data dagli imprenditori italiani risiede nella capacità di integrare la produzione di rinnovabili (elettricità, calore e biocarburanti), con le attività agroalimentari, che grazie alla digestione anaerobica in questo accrescono la propria competività economica e ambientale, in un periodo di tensioni al ribasso dei prezzi dei prodotti agricoli. Questo riconoscimento internazionale conferma il percorso virtuoso che abbiamo intrapreso con il modello del “Biogasfattobene”. Siamo molto orgogliosi del lavoro svolto dalle nostre aziende associate, che ci aiutano, in occasioni come questa, a comunicare l’eccellenza del modello di biogas made in Italy nel resto del mondo».
AD&Biogas Awards 2016, giunto alla quinta edizione consecutiva, è un premio nato per dare valore ai migliori impianti, le eccellenze e le persone che ci sono distinti nel settore della digestione anaerobica, in Gran Bretagna, negli anni passati e ora, per la prima volta quest’anno, anche in tutto il resto del mondo. Il premio verrà consegnato a Birmingham in occasione della cena di gala di UK AD&Biogas 2016, fiera annuale dedicata alla digestione anaerobica, di cui quest’anno il Cib è partner come membro onorario.
Qui sotto le schede delle aziende.
Fattorie Garogalo (Caserta)
L’Azienda agricola Sant’Aniello di Francolise (Caserta) è una delle realtá zootecniche e casearie piú importanti del Mezzogiorno. Qui si allevano tre mila bufale in un contesto di elevata responsabilitá ambientale: rotazioni colturali tra graminacee e leguminose, riduzione nell’utilizzo di concimi azotati grazie al digestato, il riutilizzo del siero per la mangimistica; ancora lo sfruttamento dei tetti delle stalle per ospitare un impianto fotovoltaico da 1 MegaWatt e un impianto di digestione anerobica da 600 KW, che consente di migliorare, da un punto di vista agronomico e ambientale, la gestione delle deiezioni animali e dal quale si ottengono energia elettrica, calore (riutilizzato per l’essiccamento dei foraggi e la produzione di un fieno di qualitá) e il digestato. Proprio la gestione di questo biofertilizzante è il fiore all’occhiello dell’azienda: il digestato viene separato in parte solida, dalla quale si ottengono lettiere per le bufale e ammendante per i terreni, e in parte liquida, utilizzata per la pulizia delle stalle e il riciclo nel sistema di fertirrigazione. In questo modo si ha anche un notevole risparmio nei consumi di acqua, un’ottimizzazione dei rendimenti metanigeni dei bio-digestori, una riduzione dell’uso di concimi a base azotata e urea e una riduzione dell’impatto ambientale degli effluenti bufalini nei terreni.
Agri Power Plus (Latina)
È il primo impianto a biogas (1 MW) realizzato nella provincia di Latina (nel 2011), è di proprietá del gruppo Esco Lazio. La scelta del sito è stata determinata da numerose concause. In primo luogo dalla vicinanza dell’azienda florovivaistica Selecta Italia, alla quale l’impianto cede gran parte degli 8 milioni di KWh termici prodotti annualmente, generando risparmi e benefici sia in termini ambientali che economici. In secondo luogo dalla presenza di numerosi terreni marginali e sottoutilizzati, nonchè di aziende del settore agroalimentare che conferiscono all’impianto i loro sottoprodotti. Ciò che prima rappresentava un costo, oggi determina preziose economie di scala per la filiera agroindustriale circostante. Ogni anno l’impianto produce 7,8 milioni di KWh elettrici da fonte rinnovabile ceduti al Gestore delle rete elettrica nazionale. L’impianto è alimentato da deiezioni animali provenienti da allevamenti locali, insilati ottenuti nel raggio di 12 km e sottoprodotti agricoli forniti dalle aziende agroalimentari vicine. Il digestato viene utilizzato sui terreni come ammendante agricolo naturale e rinnovabile: questo consente di ripristinare efficacemente la sostanza organica del terreno e l’utilizzo anche di terreni che prima erano inadatti alla coltivazione per impoverimento del suolo.
Coop Agricola La Speranza (Torino)
La Cooperativa agricola è attiva da oltre 40 anni a Candiolo, vicino Torino, ed è composta da cinque aziende che producono carne e latte. Al suo interno ha anche un macello per la vendita al pubblico. L’impianto biogas è perfettamente integrato con le attivitá primarie della cooperativa. La Cooperativa raccoglie e smaltisce il liquame e il letame delle aziende limitrofe, trattando complessivamente le deiezioni di circa 1500/1600 animali. L’obiettivo del progetto di produzione di biogas è stato sempre legato, sin dalla sua fondazione, alla creazione di valore aggiunto, non soltanto economico, per il territorio. Il digestato derivante dalla digestione anaerobica viene utilizzato come fertilizzante, mentre il calore, attraverso un apposito impianto di teleriscaldamento, viene utilizzato per riscaldare il vicino Istituto di ricerca nella lotta contro i tumori di Torino. Il 5% dell’utile, infine, viene devoluto alla parrocchia del paese che lo destina al finanziamento delle residenze che ospitano i parenti dei degenti dell’istituto.
Condividi
Tag
L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...