***ATTENZIONE***
VERSIONE OLD DI TEKNECO AGGIORNATA SINO A GENNAIO 2017
Clicca qui per visualizzare il nuovo sito
Il simbolo dell'11 settembre rinasce all'insegna della sostenibilità | Tekneco

New York

Il simbolo dell’11 settembre rinasce all’insegna della sostenibilità

Celle a combustibile, riciclaggio dei rifiuti e fonti rinnovabili caratterizzano la costruzione del "One World Trade Center"

Scritto da il 23 gennaio 2012 alle 7:18 | 0 commenti

Il simbolo dell’11 settembre rinasce all’insegna della sostenibilità

La costruzione simbolo degli attentati dell’11 settembre 2001 rinasce all’insegna della sostenibilità. Ci vorrà probabilmente ancora un anno per completare i lavori, ma la fisionomia del “One World Trade Center” si va ormai delineando.  Noto anche come “Freedom Tower” (Torre della libertà), l’edificio ubicato laddove si trovavano le Torri Gemelle è un gioiello di tecnologia e un esempio delle migliori pratiche in tema di fonti rinnovabili e tutela degli elementi naturali.

Il più alto grattacielo degli Usa

Attualmente la costruzione è arrivata poco oltre i 350 metri, ma una volta completato raggiungerà quota 541 metri, tanto da renderlo il più alto degli Stati Uniti. La quota non è casuale, ma corrisponde a 1.776 piedi, in onore dell’anno dell’Indipendenza americana. La struttura ospiterà tre milioni di metri quadrati di spazi in classe A e sarà affiancato dal museo in memoria dell’11 settembre.

Le soluzioni adottate

Oltre a un grande gusto estetico, il One World Trade Center mostra una grande attenzione alle tematiche della sicurezza (20 piani vuoti sopra le fondamenta per aumentarne la stabilità e percorsi per il trasporto dei disabili o per l’impiego in situazioni di emergenza) e della sostenibilità ambientale. Il calore di scarto verrà riciclato per riscaldare le abitazioni, riducendo sensibilmente l’impiego dei condizionatori.

Progettato dall’architetto David Childs di Skidmore, Owings e Merrill, presenterà un sistema di celle a combustibile capace di fornire 4,8 milioni watt all’ora di energia pulita, senza pari al mondo. Il materiale deriva all’80% dagli scarti  (e successivo trattamento) della precedente costruzione, un dato quattro volte superiore alle stime iniziali. Una grande attenzione è stata prestata anche ai trasporti da e per l’edificio, con collegamenti diretti al terminal per i traghetti e alle linee della metropolitana. Mentre il vento che batte sulle facciate sarà convertito in energia per gli utenti della struttura. Infine, la domotica rivesterà un ruolo centrale: nelle giornate soleggiate, le luci artificiali ridurranno automaticamente la loro funzionalità, mentre tutta la progettazione è stata pensata per massimizzare la luce naturale.

 


Rispondi

Nome (richiesto)

Email (richiesta, non verrà pubblicata)

Sito web (opzionale)


Condividi


Tag


L'autore

Luigi Dell'Olio

Luigi dell'Olio, giornalista pugliese free-lance, vive a Milano, dove si occupa di temi legati all'economia, alla tecnologia e alle energie rinnovabili.


Il solare termico, corso online
Focus, la rivoluzione della domotica
Klimahouse 2017
RUBNER
AQUAFARM
BANCA ETICA
SIFET
BUILDING INNOVATION

ANICA
tekneco è anche una rivista
la tua azienda su google maps

Più letti della settimana



Continua a seguire Tekneco anche su Facebook:

Altri articoli in Edilizia Bio
tekneco-speciale-klimahouse-2012
Tekneco vi aspetta a Klimahouse 2012

Tekneco sarà presente a Klimahouse 2012. Vi aspettiamo presso lo stand C20/A, settore G-1 di Fiera Bolzano per interviste, talk e news in diretta

klimahouse-2012-sede-lignoalp
Klimahouse 2012: il programma di Enertour

Nel corso di Klimahouse, Enertour prevede visite tecniche a 14 edifici CasaClima: si spazia dal residenziale in fase di cantiere a quello ristrutturato, dall’edificio commerciale in legno al grattacielo CasaClima

Close