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L'efficienza italiana è in ritardo | Tekneco

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L’efficienza italiana è in ritardo

La normativa sull'efficienza energetica italiana è ora allineata, con anni di ritardo, alla direttiva europea 2002/91/CE

Scritto da il 13 marzo 2013 alle 8:28 | 0 commenti

L’efficienza italiana è in ritardo

Arrivano, con un ritardo tutto italiano di circa sette anni, due regolamenti con i quali si attua il Decreto legislativo 192 del 2005 e che uniformano le norme italiane alla direttiva europea sul rendimento energetico in edilizia, la n. 2002/91/CE.

Il primo regolamento, che possiede i pareri favorevoli del CNR, dell’ENEA, del CNCU, del Consiglio di Stato e l’intesa della Conferenza unificata riguarda l’esercizio, la conduzione, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per l’acqua calda sanitaria.

Il regolamento, inoltre, definisce la disciplina dei controlli e delle ispezioni degli impianti di climatizzazione estiva e che integra quella per gli impianti di climatizzazione invernale. É previsto, inoltre, anche che le ispezioni per gli impianti termici vengano effettuate in maniera indipendente da esperti qualificati o riconosciuti, mentre sono introdotte alcune semplificazioni amministrative per i cittadini e la Pubblica Amministrazione circa i controlli e le ispezioni dei sistemi di condizionamento dell’aria.

Il secondo regolamento, invece, definisce i requisiti professionali e i criteri di accreditamento necessari per assicurare la qualificazione professionale e l’indipendenza dei tecnici esperti e degli organismi abilitati a rilasciare la certificazione energetica degli edifici.

Per quanto riguarda i certificatori, questi dovranno avere un diploma o una laurea in settori tecnologici, deve essere iscritto a un ordine professionale di riferimento e  deve aver frequentato appositi corsi di formazione,  per almeno 64 ore, autorizzati dai ministeri preposti. Il certificatore è responsabile dell’attestato di certificazione energetica (ACE) che possiede la stessa valenza di un atto pubblico e deve assicurare la propria terzietà, dichiarando la propria estraneità alla progettazione e di fornitura del materiale per tutto ciò che concerne l’immobile oggetto di certificazione. Si, quindi, tratta dell’ultimo pezzo del Dlgs 192/2005. che sarà quindi completo.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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