Laterizio a prova di sisma

Un edificio a prova di sisma e ad alta efficienza energetica. Sorgerà a Sulmona per ospitare il Centro servizi comunali della città e avrà come protagonista assoluto un materiale antico, conosciuto e collaudato, e dalle molte proprietà, il laterizio.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra Enea, Andil (Associazione nazionale degli industriali dei laterizi) e il Comune di Sulmona che hanno stipulato una convenzione per promuovere e valorizzare un tipo di architettura basata sull’uso di un materiale strutturalmente affidabile e di nuove tecnologie antisismiche che rispondono anche ai parametri previsti dalle direttive comunitarie riguardo all’efficienza energetica (near zero energy building).

Un materiale antico e sostenibile

“Il laterizio è usato da millenni, subendo una lenta ma costante evoluzione in termini di prodotti e prestazioni . Si tratta di argilla plasmata, essiccata e cotta che viene usata per fare diversi prodotti utili alla costruzione di più zone della casa, per esempio mattoni, blocchi, solai, pavimenti, coperture”, spiega Gianfranco Di Cesare, responsabile della Divisione Tecnologica dell’Andil.

“E’ un materiale sostenibile, riciclabile e durevole nel tempo e ha elevate qualità di isolante termico e acustico. Inoltre, è a km zero, nel senso che è un prodotto italiano facilmente reperibile ovunque; con questo progetto vogliamo dimostrare che è un materiale più che adatto per ottenere sicurezza strutturale, efficienza energetica, comfort abitativo e rispetto per l’ambiente”.

Nell’edificio di Sulmona il laterizio sarà abbinato alle moderne tecnologie degli isolatori sismici. Il palazzo si svilupperà su una superficie di 280 metri quadrati su tre livelli fuori terra con una struttura portante in muratura di elementi resistenti di laterizio di ultima generazione e un piano interrato in cemento armato in cui saranno collocati degli speciali cuscinetti. “Questa tecnologia permette alla struttura di essere staccata dal suolo e di filtrare le onde sismiche. Ciò consente di costruire su più piani e con importanti volumetrie, che non subiscono danni sotto l’azione di terremoti di elevata intensità”, continua Di Cesare.

Oltre che alla sicurezza sismica, il progetto Enea-Andil punta a realizzare un edificio a energia quasi zero. Per questo nella progettazione si terrà conto di tutta una serie di fattori (posizione edificio, scelta e dimensione dei materiali, coperture, impiantistica) che garantiscono minori consumi e quindi abbattimento dei costi.

“Il laterizio ha un ruolo nella struttura portante ma anche nell’isolamento termico. I muri perimetrali avranno spessore pari a 50 cm e la loro capacità termica di accumulo, secondo le stime Enea, sarà tale da limitare al minimo il ricorso agli impianti di climatizzazione estiva e invernale”, aggiunge Di Cesare.

Inoltre, su un lato dell’edificio sarà posizionata una serra vetrata che in inverno assorbe il calore del sole e lo trasmette agli ambienti interni mentre in estate accumula la frescura notturna. La copertura del tetto prevede, invece, delle tegole dotate di mini pannelli solari per i consumi elettrici e il riscaldamento dell’acqua sanitaria”. I lavori partiranno nell’autunno di quest’anno e i promotori puntano a che il progetto possa essere un modello costruttivo da seguire e un cantiere scuola per progettisti e tecnici.