Bioarchitettura
L’asilo che vola è sostenibile
Unico nel suo genere in Europa, l’asilo “Fly-Family” dell’aeroporto di Bari è realizzato all’insegna della biocompatibilitá e dell’ecosostenibilitá
Photo: Foto cortesia di Laboratorio Permanente
L’asilo nido “Centro Educativo Polifunzionale di Aeroporti di Puglia”, chiamato “Fly-Family” dell’aeroporto ‘Karol Wojtyla’ di Bari, che è stato inaugurato di recente è una struttura unica nel suo genere in Italia, ma anche in Europa.
La nuova struttura si trova in una palazzina nelle immediate adiacenze della nuova aerostazione ed era destinata, fino a pochi anni fa, all’abitazione del direttore della societá di gestione degli scali regionali. Per la realizzazione dell’asilo nido Aeroporti di Puglia ha operato scelte di progetto (opera di Sylos Labini Ingegneri Associati, Domingo Sylos Labini; LABORATORIO PERMANENTE Nicola Russi, Angelica Sylos Labini) ispirate alla biocompatibilitá e all’ecosostenibilitá, come l’uso di materiali atossici, riciclabili, a basso impatto; azioni mirate all’innalzamento delle prestazioni termiche dell’edificio, con risparmio di energia e utilizzo delle fonti rinnovabili.
Tutti i tetti dell’edificio sono ricoperti con il verde, in pratica una sorta di giardino pensile che si comporta come isolante passivo termico e acustico. A servizio del centro, infine, si trova un impianto integrato di generazione dell’energia elettrica con moduli fotovoltaici.
«Una piccola quota dei 76 posti, il 5%, sará destinata ai bambini dei quartieri circostanti, con possibilitá di assorbire ulteriore domanda esterna in presenza di una maggiore disponibilità di posti. – si legge in una nota di Adp – Inoltre la struttura offrirá un servizio di sostegno temporaneo ai passeggeri dello scalo di Bari che dovessero avere necessitá di supporto per i loro piccoli durante la permanenza in aeroporto».
Il centro sará aperto tutto l’anno, dalle 7,30 alle 19,30 e offrirá servizi diversi e complementari rispetto a quelli tradizionali di un asilo nido al fine di ottimizzare i tempi degli spostamenti e conciliare i diversi impegni.
«Questa struttura non solo è un asilo esteticamente molto bella – ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola – ma è anche un prototipo di bioarchitettura e di bioedilizia, interamente costruita secondo principi di ecosostenibilitá e di ecocompatibilitá. Tutti i materiali, dai tavolini alle sedioline, dai bagni ai giocattoli sono di materiali ecologicamente compatibili e non inquinanti. E’ un asilo pensato per l’agio dei bambini. È piú facile infatti eliminare le donne dal mercato del lavoro con l’alibi della crisi».
La struttura si occuperà di bambini da tre mesi a dodici anni e sono previsti laboratori, corsi sperimentali di alfabetizzazione linguistica e musicale, cucina interna biologica, atelierista, consulenza pediatrica mensile, consulenza pedagogica, servizi di supporto alle neo mamme, corsi di supporto alle gravidanze e al puerperio e sul ruolo genitoriale.
Sarà attivato anche un centro per la diagnosi e la terapia dei disturbi dell’apprendimento, destinato a bambini dai 4 ai 12 anni che hanno bisogno di supporto e aiuto riabilitativo e il dopo-scuola e laboratori pomeridiani destinati ai bambini da 6 a 12 anni che non possono essere seguiti dalle famiglie nelle attivitá di studio. È stato previsto anche un centro ludico estivo, baby-Parking, destinato a bambini fino ai 12 anni. L’importo dei lavori è stato di 1,7 milioni di euro, il cui 50% è stato messo a disposizione dalla Regione Puglia.
Se da un lato il nuovo asilo aeroportuale rappresenta un’esperienza nuova e forse unica siamo ancora alla dimensione della struttura aziendale aperta verso il territorio. Una logica ancora oggi molto distante da esperienze come quelle degli asili per pendolari che si stanno aprendo in Francia nelle stazioni ferroviarie ad alta intensità di traffico regionale, nei quali il genitore lascia il figlio prima di prendere il treno e lo riprende al ritorno, evitando così di sottrarre all’affetto e alla vita privata i tempi di trasferimento da e per l’asilo.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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