Enti locali
La Toscana crede nella bioedilizia
Nuovo provvedimento da parte della Regione Toscana che, con una recente delibera, destina tredici milioni di euro alla bioarchitettura e alla bioedilizia a scopo sociale
In Toscana arrivano tredici milioni di euro per la bioarchitettura e la bioedilizia. Questo è l’importo che la Regione ha messo a bando e che è stato oggetto di una recente delibera, con la quale si sono messe in graduatoria le proposte ammesse. Il provvedimento riguarda la realizzazione di alloggi temporanei destinati a famiglie in difficoltà grave; e per la promozione di interventi di autocostruzione o autorecupero.
«Le proposte arrivate – afferma l’assessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca - sono state tante, 51, ma con i soldi a disposizione ne potremo finanziare soltanto 18. Alla luce del risultato devo sottolineare, con estrema soddisfazione, l’ottima risposta dei territori che hanno dimostrato grande sensibilità verso il segmento dell’edilizia popolare destinato ad assumere un ruolo sempre più importante nei prossimi anni. Primo perché consente di rendere disponibili alloggi in tempi brevi e secondo perché riesce a coniugare sostenibilità ambientale, economica e sociale».
Il provvedimento fa seguito a quello da 143 milioni di euro varato nel 2004 e che si è chiuso nel novembre scorso e possiede tre assi d’intervento:
- 6,5 milioni di euro sono per gli interventi pilota di co-housing utilizzando le tecniche della bioarchitettura e bioedilizia, con la costruzione o recupero di alloggi da dare in affitto a un canone inferiore a quello di mercato;
- 3 milioni 250 mila euro sono per la costruzione di alloggi di rotazione, da utilizzare per persone o famiglie che si trovano in una condizione temporanea di disagio abitativo;
- 3 milioni e 250 mila euro sono per gli interventi sperimentali di autocostruzione o autorecupero.
Con la prima linea, quella relativa al co-housing, sono stati ammessi a finanziamento cinque interventi: Incisa Valdarno (FI), Bientina (PI), Capannori (LU), Prato e Livorno. Con la seconda relativa agli alloggi temporanei, gli interventi sono quattro: Pontassieve (FI), Livorno, Cascina (PI) e Firenze. E infine con la terza, che riguarda autocostruzione e autorecupero gli interventi sono nove: Chiusi della Verna (AR), Santa Maria a Monte (PI), Collesalvetti (LI), Arezzo e 5 a Firenze.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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Matteo
scrive il 02 agosto 2013 alle ore 09:27
Questo il video del cantiere di Besana Brianza, dove a discapito delle condizioni igienico sanitarie e di totale insicurezza pare che abitino alcune famiglie: http://bit.ly/13LmLvy "ll Comune di Casalmaggiore – amministrazione Toscani - ha aderito nell'anno 2006 al progetto di Autocostruzione". Così comincia la sezione del sito web del comune in provincia di Cremona, dedicata all’iniziativa avviata a Casalmaggiore, nella frazione di Vicomoscano http://bit.ly/17pGL88 Tale progetto venne proposto anche in altre regioni d'Italia. Dal 2009 ad oggi il cantiere in autocostruzione avviato dal Comune di Ravenna è rimasto interrotto a causa del fallimento della società Alisei SRL beneficiaria dell’appalto: http://bit.ly/10oH94f
Equilibrium
scrive il 02 agosto 2013 alle ore 18:06
La bioedilizia, l'unica Edilizia per il presente... e il futuro!