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La casa a consumo zero

In Lombardia l’edificio in legno che abbatte i consumi grazie a tecnologie costruttive e impiantistiche d’avanguardia. Intervista a Wood Beton Spa

Scritto da il 08 marzo 2012 alle 8:15 | 0 commenti

La casa a consumo zero

Case ad alte prestazioni energetiche, in grado di produrre più energia di quella che consumano, e con un elevato comfort abitativo. E’ questo il futuro dell’edilizia e dell’architettura, che puntano sempre più a garantire costruzioni sostenibili e autosufficienti dal punto di vista energetico.

Per avere un esempio basta andare a Clusone, in provincia di Bergamo. Qui Filca Cooperative ha realizzato insieme a Wood Beton Spa la “Residenza Verdiana”, un complesso di otto appartamenti su quattro piani che rappresenta il primo caso di edificio “a consumo zero” in provincia di Bergamo ed in Lombardia. La struttura è un concentrato di materiali naturali, come il legno, e di tecnologie costruttive ed impiantistiche d’avanguardia che sono valse all’edificio la certificazione energetica in Classe A+ CENED Lombardia. Tekneco ne ha parlato con l’architetto Lorena De Agostini, responsabile Marketing di Wood Beton Spa.

Dottoressa De Agostini, cos’è una “casa a consumo zero”?

E’ un’abitazione ad altissime prestazioni energetiche, realizzata con determinati accorgimenti a livello dell’involucro per evitare la dispersione di calore e capace di integrare i propri consumi con la produzione di energia attraverso le fonti rinnovabili, arrivando quindi a consumare “zero energia”. Per ottenere case di questo tipo si devono utilizzare materiali biocompatibili, come il legno, ma anche applicare soluzioni a livello dei serramenti, dell’impianto di riscaldamento e fonti rinnovabili. L’edificio di Clusone, infatti, utilizza gli elementi prefabbricati Wood Beton, che garantiscono alti livelli di isolamento termico, oltre a infissi in triplo vetro, pannelli radianti a pavimento, pompe di calore con sonde geotermiche, pannelli fotovoltaici e collettori solari termici. Tutti elementi che contribuiscono all’obiettivo del consumo zero.

Come è stata realizzato la struttura portante della Residenza Verdiana?

L’involucro è stato realizzato con una summa dei sistemi costruttivi di Wood Beton. Le pareti di tamponamento esterne portanti sono realizzate con i pannelli ARIATM. La principale innovazione consiste nell’integrazione della struttura interna intelaiata in legno con la lastra esterna in cemento armato da 5 cm, soluzione che valorizza le caratteristiche di entrambi i materiali, ottenendo un prodotto in grado di garantire prestazioni eccellenti e un benessere ottimale per l’utente. Inoltre i pannelli ARIATM sono dotati di isolante termico di 24 cm in lana minerale, contenuto nello spessore del pannello e nella specifica soluzione ideata per la Residenza Verdiana hanno anche un ulteriore cappotto isolante esterno in polistirene estruso da 3 cm. La soluzione standard comprenderebbe anche la camera d’aria ventilata. I solai interpiano, invece, sono realizzati con il sistema misto legno-calcestruzzo Wood Beton Prepanel® mentre la scala e il vano ascensore sono fatti con tecnologia Easy Step, che utilizza il sistema costruttivo X-Lam, cioè pannelli in legno massiccio a strati incrociati.

Quali elementi oltre all’involucro contribuiscono ai consumi zero?

Un ruolo importante viene assunto dall’impiantistica, seguita da altre aziende e che ha visto l’introduzione nell’edificio di un impianto centralizzato geotermico-fotovoltaico che utilizza fonti rinnovabili per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, con gestione delle temperature e contabilizzazione dei consumi per ciascuna unità. L’impianto lavora in regime di interscambio con la rete elettrica locale, cedendo energia prodotta in esubero e prelevandone in caso di necessità. Inoltre un impianto di riscaldamento centralizzato, con caldaia a condensazione e pannelli radianti a pavimento, consente il trasferimento del calore agli ambienti e la ventilazione è garantita da un impianto a doppio flusso che assicura in modo costante i ricambi d’aria negli ambienti e, regolando l’umidità, evita la formazione di muffe e condense.

Qual è quindi il consumo energetico di Residenza Verdiana?

Possiamo parlare di consumi inferiori a 14 kWh/mq anno, l’80 per cento in meno rispetto a una casa tradizionale. L’analisi effettuata dal Dipartimento Best del Politecnico di Milano ha certificato che nel corso dell’anno la cessione e l’acquisizione di energia si compensano, consentendo di azzerare i costi. In alcuni casi l’edificio ha addirittura prodotto più di quello che ha consumato, andando in credito con le reti a cui è collegato. Per questo l’opera ha ottenuto la Classe A+, cioè l’eccellenza dell’efficienza energetica. Noi di Wood Beton pensiamo che il futuro dell’edilizia sia proprio questo, considerando anche quanto previsto dalla Direttiva europea 31/2010 che prevede che, entro il 31 dicembre 2020, tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a energia quasi zero. Una mano in questo senso viene sicuramente dai sistemi di edilizia industrializzata in legno, assolutamente performanti dal punto di vista energetico e che, oltre a utilizzare un materiale naturale, presentano altri vantaggi, tra cui la velocità di realizzazione data dal fatto che le varie componenti, pareti, copertura, solai, arrivano in cantiere già prefabbricate.

Cosa possiamo dire riguardo ai costi per la costruzione di una casa a consumo zero?

I costi si discostano di poco da una realizzazione con sistemi tradizionali, per esempio cemento armato e laterizio, ma con pari prestazioni energetiche, perché abbiamo un 10% circa di differenza. Non dobbiamo però dimenticare i significativi vantaggi che offrono i sistemi di edilizia industrializzata in legno, perché oltre all’efficienza energetica ed acustica dell’involucro, sono antisismici, con tempi di realizzazione più che dimezzati, ad alta durabilità, resistenti al fuoco, a costi certi, a costi di manutenzione e di gestione assolutamente ridotti e soprattutto certificati perché coperti da Benestare Tecnico Europeo che garantisce l’edificio per periodi di tempo ben al di sopra dei canonici 10 anni previsti dalla normativa italiana. Anche un recente studio di mercato promosso da Promolegno mette in evidenza che entro il 2015 ci sarà un aumento del 50% nel mercato delle costruzioni in legno.


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L'autore

Roberta Pizzolante

Giornalista pubblicista dal 2005 e scrive di scienza, ambiente, energia, diritti umani e questioni etiche e sociali. Salentina di nascita, romana d’adozione, è laureata in Sociologia e ha un master in “Le scienze della vita nel giornalismo e nei rapporti politico-istituzionali” conseguito alla Sapienza. Fa parte della redazione di Galileo e Sapere e collabora con Le Scienze, Mente & Cervello, Terre di Mezzo street Magazine.


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