Tecnologia e innovazione
Internet of Things, ora la casa è a portata di mano
Crescono le soluzioni connesse, in grado di “dialogare”, con grandi vantaggi anche per il mondo-home in termini di comfort, sicurezza e risparmio energetico. L’esempio di BTicino
Photo: BTicino
Esempio 1 – Siete al mare, in vacanza, molto lontani da casa: vi suona lo smartphone e vi avvisa che a casa è saltata la luce. E voi, cliccando un tasto, provate a riattivarla con successo.
Esempio 2 – Durante una cena al ristorante, vi squilla lo smartphone: la telecamera con sensore di presenza ha segnalato qualcosa di anomalo. Controllate e vedete che un uccellino è entrato accidentalmente dalla finestra.
No, non siete i nuovi protagonisti nel sequel di Mission Impossible, ma persone che possono vivere situazioni reali. Come? Grazie a soluzioni che vi offrono queste possibilità e che fanno parte del cosiddetto Internet of Things.
Significa, in pratica, contare sulla possibilità di interconnessione digitale degli oggetti quali impianti, elettrodomestici, apparecchiature varie in grado di comunicare tra loro e offrire la possibilità, all’utente finale, di gestire a distanza determinate situazioni e funzioni. «Già oggi, anzi nel 2014, ci sono 14 miliardi di oggetti connessi e questa cifra aumenterà a 50 miliardi nel 2020, con un numero di oggetti connessi a persona che passerà da 2 a 4», segnala Paolo Perino, di BTicino, azienda del gruppo Legrand, leader mondiale e storico nel settore dei prodotti elettrici ed elettronici per la casa. Da sempre BTicino ha creduto e puntato su soluzioni “smart” per l’abitazione (già negli anni Ottanta con il noto brand Living Class, prima assoluta di introduzione nei sistemi d’installazione domestica di dispositivi elettronici stand alone) e che punta molto sulla dimensione Internet of Things. Come spiega Franco Villani, amministratore delegato di BTicino, esso «sta conquistando praticamente tutti gli aspetti della vita delle persone: dalla salute, ai trasporti, al commercio, al tempo libero e soprattutto la casa e gli edifici per i quali si apre una nuova era. Per BTicino, l’Internet of Things rappresenta un’opportunità per portare maggiore valore ai propri utenti sia privati che professionali. La capacità di comunicare deve aumentare il valore d’uso, garantendo un vero plus a lungo termine».
Già oggi la società è già impegnata nella rivoluzione dell’Internet of Things, infatti nel 2014 BTicino e Legrand hanno realizzato 200 milioni di euro di fatturato con oggetti connessi.
Convinta che l’Internet of Things s’imporrà come standard, BTicino punta oggi ad accelerare lo sviluppo dell’offerta di prodotti connessi lanciando il programma ELIOT, acronimo di ELectricity e IOT (Internet Of Things): videocitofono, salvavita, telecamere con sensore, cronotermostato, gestione illuminazione e tapparelle, tende e veneziane, visualizzazione dei consumi energetici, sistema di diffusione sonora multiroom…
In pratica, gli esempi che abbiamo proposto all’inizio sono possibili grazie a soluzioni realizzate dall’azienda e dallo stesso gruppo. Che credono molto in questo settore e che, in generale, nella ricerca e sviluppo puntano decisamente, destinando il 4-5% del fatturato annuo in R&D.
Le potenzialità insite nel settore sono enormi: secondo stime elaborate da McKinsey, da qui al 2025 il mercato globale dell’Internet of Things potrebbe valere dai 3.900 agli 11.100 miliardi di dollari all’anno (nella prospettiva più rosea equivarrebbe all’11% dell’intera economia globale). Solo per il settore home si stimano da 200 a 350 miliardi. Il mercato italiano, stando a un’altra ricerca questa volta realizzata dal Politecnico di Milano, varrebbe 1,55 miliardi. E il comparto domestico appare il più interessante per il nostro Paese: gli italiani risultano i più predisposti in Europa.
I sistemi Internet of Things «oggi rappresentano un’innovazione, ma tra 10-20 anni saranno la norma», preannuncia Davide Colombo, responsabile marketing Domotica e Terziario di BTicino, che segnala anche come, per esempio, grazie alla possibilità di visualizzare i consumi si potranno gestire, offrendo un risparmio energetico significativo. «Per risparmiare occorre essere consapevoli dei consumi» e dell’andamento di ogni apparecchio.
Condividi
Tag
L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...
Commenti
Ci sono 2 commenti.