Fotovoltaico
Il pannello solare che rinfresca
Raffrescamento diretto senza conversione. E’ la peculiarità dei nuovi pannelli "freddi" realizzati a Stanford: dissipano energia anzichè accumularla
Arriva dall’Università di Stanford in California un nuovo pannello solare la cui logica è esattamente opposta a quelli, temici e fotovoltaici, che conosciamo: dissipa energia anzichè accumularla. Se a prima vista può sembrare un controsenso non è così.
Il nuovo dispositivo realizzato da Shanhui Fan e dagli scienziati Aaswath Raman e Eden Rephaeli sarà utile per il raffrescamento degli edifici poichè è in grado di sottrarre calore nelle ore diurne e di convertirlo in una frequenza d’onda che non viene assorbita dall’atmosfera e che quindi eviterà la creazione delle cosiddette bolle di calore, particolarmente presenti nelle zone urbane d’estate, quando la richiesta di raffrescamento raggiunge il suo massimo.
Il nuovo pannello è basato su una serie di nanomateriali fotonici che con una combinazione tra quarzo e carburo di silicio, sono in grado di migliorare, se non eliminare la rifrazione della luce su specifiche lunghezze d’onda. L’obiettivo dei ricercatori è quello di rivoluzionare la climatizzazione degli edifici raffrescandoli senza l’utilizzo dei condizionatori d’aria, applicando i pannelli sulla loro superficie esterna, creando in pratica un cappotto termico che agisce in maniera opposta a quello tradizionale e che è in grado di funzionare nelle ore diurne.
Con le tecniche odierne della bioedilizia e della climatizzazione passiva, infatti, oggi è durante la notte che l’involucro edilizio cede il calore accumulato durante le ore diurne cedendolo all’ambiente esterno, mentre il pannello realizzato a Stanford inverte la logica del raffrescamento dell’edificio agendo durante il giorno, ossia quando l’esigenza di freddo è maggiore.
Secondo i progettisti il nuovo pannello è in grado di arrivare già oggi a una potenza di raffreddamento netta di oltre 100 Watt per metro quadro. Con una copertura del 35% di un tetto di una casa unifamiliare si arriverebbe a coprire la totalità delle esigenze di raffrescamento dell’intera abitazione nelle ore diurne, ma non basta.
I ricercatori ora stanno pensando a sistemi ibridi in grado di produrre elettricità ed energia termica assieme, in una logica cogenerativa molto efficiente. I margini del resto ci sono. La radiazione solare, infatti, nelle ore di picco arriva a 1000 Watt per metro quadro.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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