Il pallet in legno diventa casa

Un materiale versatile unito alle tecniche più moderne del design. E che nasca dal desiderio di promuovere il riciclo o per sperimentare modi di costruire inediti, il risultato è sorprendente. Dal pallet in legno – il bancale comunemente impiegato per il trasporto delle merci – ecco nascere un’abitazione vera e propria. Ecologica, efficiente sotto il profilo energetico, con la casa-pallet si spazia nella realizzazione di strutture provvisorie ma anche definitive per soddisfare, con fantasia, qualunque esigenza abitativa.

La casa

É oggetto di brevetto il Pallet Housing System© (PHS). Studiato per tre diverse location – Svezia, Spagna e Cile – il modulo abitativo ha pareti e solai realizzati completamente in pallet. La struttura grezza è poi rivestita da pannelli OSB (Oriented Strand Board, pannello a scaglie orientate) o di compensato, rifiniti con la sovrapposizione di un film impermeabile. Infine l’intercapedine tra i diversi pallet è riempita di materiale isolante.

Ha le caratteristiche di una casa in piena regola anche Palettenhaus, nata dall’idea dei due studenti viennesi Gregor Pils e Andreas Claus Schnetzer. Il progetto, vincitore nel 2008 del concorso Gau:di Sustainable Architecture Competition, si sviluppa su una superficie di 60 mq con un esiguo dispendio energetico, pari a 24 kWh/mq annui. Per facciata, pavimentazione e copertura dell’edificio sono stati impiegati 800 pallet riciclati. Tra uno strato e l’altro è stata inserita la cellulosa, che va ad isolare termicamente la struttura.

Solo pallet per rivestire anche la Manifesto House Infiniski di James & Mau. Il progetto del prefabbricato è realizzato seguendo i più avanzati dettami della bioclimatica e si fonda su un design di tipo modulare. La casa di 160 metri quadrati è divisa tra due livelli e impiega come struttura base tre container marittimi riciclati.

I padiglioni di design

Si chiama Pallet Pavilion la suggestiva struttura messa in piedi in occasione della World Cup Ski a Oberstdorf (Germania). Il padiglione, destinato ad accogliere i partecipanti, è stato concepito da Matthias Loebermann nella curiosa forma di un alveare e realizzato impiegando 1300 pallet. Cinghie di trazione e tiranti tengono insieme la struttura che svetta per sei metri d’altezza, occupando una superficie di 8 x 18 metri.

Sfida la tecnica del costruire anche la Babel Tower, architettura temporanea realizzata a San Francisco nel 2009 per il Burning Man Festival. Il progetto di Brandin Roat, Sergio Ramirez e Timothy Leung vede sette esagoni in pallet sovrapposti lungo nove metri d’altezza. La torre, dalla valenza soprattutto decorativa, è tenuta da cavi metallici in tesione e ancorati al suolo. Nel corso della manifestazione che l’ha resa simbolo è stata illuminata con led rossi, realizzando un suggestivo effetto-fuoco.

Strutture “apri e chiudi”

Nasce come modulo abitativo per i rifugiati del Kosovo la Pallet House di I-Beamdesign, in seguito impiegata per l’emergenza dello tzunami nel 2004. Interamente formata da pallet di legno, se affiancata dall’impiego di altri materiali, permette di ottenere un buon isolamento dalle intemperie e diventare così una soluzione abitativa efficace anche per lunghi periodi.

Non manca niente nel kit di Cubo Arquitectos per costruire la Door House. Pensato per costruire un rifugio d’emergenza, il progetto consente di metter su una casetta in piena regola. Con l’impiego di 36 pannelli, 24 pallet, 8 fogli di compensato OSB ma anche tubi in acciaio, teli di plastica ed elementi di fissaggio è possibile – per sette persone – completare in sole otto ore l’intera struttura.