Smart Energy Expo
Il giallo dell’ecobonus
Strutturale o no? A Verona ci si interroga ancora sull'ecobonus, mentre dagli Stati generali dell'efficienza energetica arrivano nuove proposte
É un giallo quello dell’ecobonus. Se sulla riconferma degli incentivi per il prossimo anno, e per i due seguenti, sembrano esserci delle, relative, certezze, ora la discussione di sposta, all’interno del Governo, sulle percentuali e sulla durata. Se, infatti, il viceministro Morando ha affermato l’otto ottobre, durante la diretta streaming dallo Smart Energy Expodi Verona che l’ecobonus sarà rinnovato per tre anni, il giorno dopo il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, in visita a Verona ha detto: L’ecobonus non va solo confermato per il 2015, come abbiamo deciso di fare, ma va reso strutturale nel panorama degli incentivi italiani. Le famiglie e gli imprenditori hanno bisogno, infatti, di conoscere con anticipo i settori in cui investire o fare business. Finora gli stanziamenti concessi sono stati inferiori al gettito fiscale prodotto dagli ecobonus stessi: è stata un’operazione in attivo, vantaggiosa per lo Stato, le famiglie e l’ambiente».
Quindi per incentivi per sempre, come si è fatto per le ristrutturazioni ordinarie del 36% oppure a scadenza? Per Galletti la strada verso l’efficienza sembra tracciata. «L’efficienza energetica – ha continuato il ministro che ha partecipato ai lavori degli Stati generali dell’efficienza energetica, – è il futuro del campo ambientale: fa risparmiare le famiglie, abbassa le bollette, permette allo Stato di fare spending review. Nel decreto 91, approvato prima dell’estate, abbiamo stanziato 350 milioni per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, partendo dalle scuole. Abbiamo un ritorno in termini di risparmi per lo Stato fortissimo, potendo risparmiare fino al 40% di quanto spendiamo oggi per elettricità e gas».
Ma la querelle circa gli incentivi non è l’unica cosa all’ordine del giorno qui allo Smart Energy Expo. Dagli Stati generali dell’efficienza energetica, infatti, sono emerse alcune priorità prima tra tutte quella di un testo unico sull’efficienza energetica, una proposta sulla quale sta lavorando da tempo Aicarr, per superare la frammentazione regionale delle normative che si sta rivelando essere una barriera non indifferente per lo sviluppo dell’efficienza energetica da parte sia dei cittadini, sia delle imprese.
«Le tematiche e gli strumenti che hanno riscontrato maggiore interesse riguardano la semplificazione normativa, la formazione professionale e la comunicazione. Verso quest’ultimo settore è emersa una pressante richiesta per un maggior impegno nell’offrire ad operatori e famiglie un insieme di informazioni sempre più completo, chiaro e diffuso: i cittadini chiedono di sapere di più su come risparmiare sulle bollette di elettricità e gas», ha detto Alessandro Ortis, presidente degli Stati generali dell’efficienza energetica, al quale ha fatto eco il ministro Galletti: «Il percorso formativo è necessario verso gli utenti e le famiglie che devono conoscere meglio le potenzialità dell’efficienza, ma è importante anche verso gli operatori economici che devono fare progetti industriali importanti per il Paese».
Oltre a ciò durante i lavori è emersa l’esigenza d’avere delle ESCo (Energy service company) certificate per offrire servizi più chiari e definiti – e qui sul banco degli imputati salgono non poche utilities nostrane – e lo svincolo dal Patto di stabilità degli investimenti in efficienza energetica delle pubbliche amministrazioni. Cosa che sembrerebbe ovvia, ma ovvia non è. Tutte posizioni che sono state condivise dal ministro dell’Ambiente che ha concluso: «Serve programmare oggi quello che faremo nei prossimi anni per dare il tempo alla filiera italiana di adeguarsi ai nuovi obiettivi che lo Stato italiano prevede nei confronti dell’Europa e del resto del mondo in termini di riduzione di CO2, efficienza e fonti rinnovabili». La speranza degli operatori è che la programmazione riguardi anche le politiche industriali e non solo quelle ambientali. E in questo senso non sarebbe male avere un tavolo interministeriale permanente sull’efficienza energetica al quale siedano tutti gli attori, imprese comprese. Perchè la frammentazione dello scenario dell’efficienza non è solo normativo, ma riguarda anche i protagonisti di questa risorsa.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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