Aree dismesse
Riconversione sostenibile
La Sardegna tenta l'uscita dalla crisi coniugando rinnovabili e bioedilizia: nell'ex area industriale di Iglesias sorgerà una centrale termoelettrica, alimentata a biomassa vegetale
La riconversione delle produzioni dismesse in aree di crisi è sempre problematica poichè è difficile, in un paese come l’Italia, risolvere i problemi che hanno portato alla chiusura o alla delocalizzazione, come quelli del costo dell’energia e della logistica, e ricostruire il tessuto imprenditoriale sul territorio. Nel Sulcis ci stanno provando.
E’ stato presentato, infatti, un progetto di una centrale termoelettrica, alimentata a biomassa vegetale che affiancherà la produzione di pannelli isolanti in fibra di legno e che sorgerà a Iglesias all’interno dell’area industriale occupato in precedenza dalla Rockwool, il cui impianto è stato dismesso nel 2009.
«La green economy può rappresentare per il Sulcis una risposta positiva alla grave crisi socioeconomica ed all’emergenza ambientale provocata dalla chiusura delle attività minerarie e dallo smantellamento del tessuto industriale», ha detto l’assessore dell’Industria, Antonello Liori, presentando il progetto. – Nello specifico l’iniziativa prevede la realizzazione di una centrale cogenerativa a biomassa da 1 MWe e 4 MWth che alimenterà, fornendo elettricità e calore di processo, a uno stabilimento per la produzione di pannelli isolanti in fibra di legno sia termici, sia fonoassorbenti, che sono tra le componenti più richieste dalla bioedilizia.
«Il progetto rappresenta un ottimo esempio di recupero sostenibile delle aree industriali dismesse, attraverso la valorizzazione delle risorse del territorio, con importanti ricadute occupazionali per un centinaio di lavoratori – ha aggiunto Liori – Un’inedita produzione di energia elettrica e termica da fonte rinnovabile, con realizzazione di materiali orientati alla nuova bioedilizia sostenibile ed alla riqualificazione energetica, che si integra perfettamente con le nuove strategie europee nel campo del risparmio energetico e, più in generale, della bioedilizia. Inoltre, favorirà lo sviluppo della green economy e l’affermarsi della nuova concezione di industria da sviluppare nell’Isola, che andrà a sostituire il vecchio apparato industriale sardo».
L’alimentazione di tutto il complesso, centrale cogenerativa e stabilimento, sarà tutta a filiera corta visto che la biomassa legnosa sarà prodotta grazie alla manutenzione dei boschi della zona e dagli scarti agricoli e agroindustriali del Sulcis, facendo anche quindi manutenzione del territorio compresa l’importante, per la Sardegna, attività di prevenzione degli incendi , mentre sul fronte occupazionale sono previsti un centinaio di posti di lavoro, indotto compreso.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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