***ATTENZIONE***
VERSIONE OLD DI TEKNECO AGGIORNATA SINO A GENNAIO 2017
Clicca qui per visualizzare il nuovo sito
Finanziamenti risparmio energetico: come scegliere | Tekneco

Finanziamenti risparmio energetico: come scegliere

Tra prestiti e annunci di tasso zero, le offerte sono tantissime. Ma non sempre sono un affare per il consumatore. Ecco una guida

Scritto da il 10 febbraio 2011 alle 13:00 | 2 Commenti

Finanziamenti risparmio energetico: come scegliere

Photo: Tom Chance


Finanziamenti ad hoc per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili sul tetto di casa. Proposte di “costo zero” da parte delle Esco per i pannelli fotovoltaici. Mutui agevolati per chi ristruttura casa per risparmiare sui consumi. La crescente attenzione dei consumatori verso le tematiche, ma soprattutto la presenza di incentivi pubblici per questi lavori, hanno fatto crescere in maniera considerevole l’offerta di prodotti ad hoc per gli interventi domestici in campo energetico. Così la sfida più difficile diventa scegliere il prodotto più adatto alle proprie necessità.

Mutuo o prestito?

Per non farsi sviare dalle condizioni reclamizzate nelle brochure, il primo consiglio è di partire da un’analisi delle proprie esigenze: “La cosa migliore è stimare la spesa che si è disposti a sostenere, per poi capire se le finanze familiari consentono di effettuare l’investimento o se – al contrario – è meglio affidarsi alla strada del finanziamento”, consiglia Roberto Anedda, vicepresidente del comparatore via Internet Mutuionline, “ricordando che quest’ultima scelta allunga inevitabilmente le tempistiche dell’ammortamento”.

Il secondo passaggio consiste nell’eventuale scelta del prodotto, partendo dal confronto tra mutuo e prestito personale: “Fino a 20-25mila euro è consigliabile il prestito”, aggiunge Anedda, “considerato che oggi i tassi si aggirano intorno al 6%”. Qualche decimale in più rispetto al tasso fisso, ma con la garanzia di contare su una burocrazia molto più snella, con il finanziamento che arriva al massimo nel giro di due-tre settimane, e senza costi per il notaio o l’ipoteca. “Per somme superiori, invece è più conveniente il mutuo”.

Un altro parametro importante nella decisione di un finanziamento è lo spread, ossia il ricarico che ogni banca decide di aggiungere al tasso di base e che rappresenta il prezzo finale del finanziamento. Una variazione anche di un solo punto percentuale si può tradurre in parecchie centinaia di euro in più da pagare in interessi.

Che tipologia di impianto

Se l’intervento desiderato è la costruzione di un impianto fotovoltaico sul tetto occorre anche prendere in considerazione i consumi medi attuali, “per capire le tempistiche di rientro nell’investimento”, spiega  Oliviero Malaguti, amministratore delegato di Abaco Facility (gruppo Gabetti), “fermo restando che il fotovoltaico si è rivelato fin qui un investimento vantaggioso, cosa che varrà anche per il futuro, nonostante il recente taglio degli incentivi, compensato dal sensibile calo registrato dai materiali”.

Malaguti consiglia di confrontare le offerte degli istituti di credito anche in base all’esistenza o meno di polizze assicurative sugli impianti contro il rischio di fermo dell’impianto (possibile ad esempio per guasto elettrico, eventi atmosferici o furto). “Una maggiore sicurezza per entrambe le parti, ma anche un costo ulteriore da mettere in conto”, precisa l’ad di Abaco. Mediamente il  costo assicurativo all-risk fotovoltaico è di circa 20-25 euro all’anno per ogni Kw assicurato, ma con la previsione di franchigie, che variamente sensibilmente tra una polizza e l’altra.

Il ruolo delle Esco

Da valutare – in caso sia di impianti fotovoltaici, che di ristrutturazioni edilizie – è anche la possibilità di affidarsi a una Esco (Energy Service Company), aziende specializzate negli interventi finalizzati al risparmio energetico, che si fanno carico dei costi per i lavori edili (sgravando quindi il committente), in cambio della condivisione dei risparmi ottenuti. “Spesso queste società propongono interventi a costo zero, ma in cambio chiedono di trattenere la gran parte dei risparmi ottenuti”, avverte Malaguti, “per cui occorre un’analisi accurata tra somma risparmiata e benefici attesi”.


Commenti

Ci sono 2 commenti.

Rispondi

Nome (richiesto)

Email (richiesta, non verrà pubblicata)

Sito web (opzionale)


Condividi


Tag


L'autore

Luigi Dell'Olio

Luigi dell'Olio, giornalista pugliese free-lance, vive a Milano, dove si occupa di temi legati all'economia, alla tecnologia e alle energie rinnovabili.


Il solare termico, corso online
Focus, la rivoluzione della domotica
Klimahouse 2017
RUBNER
AQUAFARM
BANCA ETICA
SIFET
BUILDING INNOVATION

ANICA
tekneco è anche una rivista
la tua azienda su google maps

Più letti della settimana



Continua a seguire Tekneco anche su Facebook:

Altri articoli in Edilizia Bio
wienerberger-faenza-1
Sede della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa

La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa sta realizzando la nuova sede di Faenza utilizzando il blocco in laterizio rettificato Porotherm Plan plus di Wienerberger.

Plus-Energie-Haus
Case a energia quasi zero, via libera dal Senato

La direttiva europea sull'edilizia sostenibile si avvia al recepimento in Italia. Mentre la Germania e altri Paesi vanno oltre con i progetti

Close