Rapporto IEA
Efficienza energetica, luci e ombre sugli investimenti
La Iea stima che al 2035 gli investimenti in efficienza energetica passeranno a 550 miliardi, ma oggi sono solo il 13% rispetto a quelli per petrolio & C.
Photo: Pixabay
L’efficienza energetica attrae investimenti? L’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea), nel suo report annuale “World Energy Investment Outlook” stima che gli attuali investimenti per migliorare l’efficienza energetica ad un livello superiore rispetto al 2012 sono stimati in 130 miliardi dollari. Pochi, molti? Beh se si confrontano con petrolio & C. e le rinnovabili siamo ancora lontani: la somma prima citata equivale, infatti, al 13% degli investimenti in combustibile fossile e sono poco più della metà rispetto ai 240 miliardi dollari stanziati sulle fonti energetiche rinnovabili.
C’è da dire, però, che nel report Iea le prospettive dovrebbero migliorare col tempo, se è vero che la spesa annuale sull’efficienza energetica quadruplicherà a 550 miliardi dollari verso 2035 con il 62% speso nel settore dei trasporti, il 29% nell’edilizia e il 9% nell’industria. E se i miglioramenti nel settore automobilistico dominano gli investimenti nel settore dei trasporti; per quanto riguarda il settore edile la maggior parte delle spese specifiche sono dirette a spese per isolamento e riscaldamento.
La decarbonizzazione del settore energetico vedrà aumentare gli investimenti in efficienza energetica a 1,1 trilioni di dollari nel 2035, «raddoppiando l’importo stimato nel nostro migliore scenario», segnala sempre l’Agenzia internazionale. La spesa per famiglia in efficienza aumenta quattro volte, ed è una voce interessante se si mette in evidenza il fatto che il reddito familiare cresca solamente del 50%. In ogni caso l’investimento complessivo di 14.000 miliardi dollari in termini di efficienza aiuta a ridurre il consumo di energia di quasi il 15% nel 2035 rispetto allo scenario principale previsto dalla Iea.
Detto questo, chi investe globalmente di più sono l’Unione Europea, il Nord America e la Cina che, insieme, rappresentano i due terzi del totale degli investimenti. In altre economie emergenti, la mancanza di politiche e di accesso ai finanziamenti mirati, così come la persistenza in alcuni paesi di sovvenzioni ai combustibili fossili, pongono seri ostacoli agli investimenti in efficienza energetica.
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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