edilizia
Edilizia in montagna, tra crisi e riqualificazione
Da una parte il crollo dei posti di lavoro in Valle d’Aosta, dall’altro il primato delle riqualificazioni in Trentino
Photo: Patafisik/Wikimedia
Altro che bianche vette: le cifre registrate in Valle d’Aosta per quanto riguarda i posti di lavoro persi in edilizia fanno pensare a un autentico crollo vissuto dal settore. Ma veniamo ai dati: come segnala in una nota CNA Costruzioni Valle d’Aosta, negli ultimi 10 anni si sono persi centinaia di posti di lavoro con un riduzione di quasi un quarto del bacino occupazionale complessivo di settore. “Nel 2008 i lavoratori iscritti alla Cassa Edile di Aosta sono stati 5.084 e 898 le imprese registrate; nel 2014 i lavoratori sono scesi a 3007 e le imprese registrate al 30 settembre risultavano 502, con una perdita secca di 2077 operai (–41%) e 396 imprese (–44%)”. Proprio così: più del 40% in meno di operai e imprese.
Il calo verticale riguarda soprattutto le opere pubbliche e del nuovo residenziale con perdite di fatturato consistenti.
Nella disamina della CNA Costruzioni Valle d’Aosta vi è anche il confronto della spesa pro-capite negli anni 2010/2014, riferita alle spese correnti e agli investimenti, con quanto fatto nelle Province Autonome di Trento e Bolzano. Qui si rileva che in Valle d’Aosta si spende meno della metà per gli investimenti mentre, per la spesa corrente, la Valle d’Aosta ha il primato rispetto alle due Province autonome del Trentino Alto Adige, nello stesso periodo la provincia autonoma di Bolzano ha ridotto dell’8,5% le spese correnti e aumentato del 22,7% gli investimenti.
La differenza tra le due regioni montane non passa solo in questi numeri, ma anche in altri aspetti di cui uno in particolare, evidenziato nella ricerca condotta da Fondazione Impresa sull’Indice di Green Economy 2014: la vocazione alla riqualificazione edilizia. Il Trentino Alto Adige è la regione più green d’Italia e questo primato lo deve anche alla sua leadership assoluta nelle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazioni energetica (51,5 ogni 1.000 abitanti, più del doppio della media italiana che si “ferma” a 24,1). Vero che la Valle d’Aosta è terza in classifica generale, ma la regione altoatesina ha totalizzato un punteggio (0,685) che stacca di parecchio non solo le Marche (0,280), al secondo posto, ma la stessa Valle d’Aosta (0,278).
Puntare sul risanamento in edilizia è quindi la direzione su cui puntare per il settore, e non solo valdostano: basti considerare i dati del Cresme elaborati dalla CNA, secondo cui il mercato del recupero crescerà del 3,5% mentre per le nuove costruzioni si attende un ulteriore calo del 3,4%.
A confermare che la strada sia questa è la chiosa della CNA valdostana: per tentare di invertire la tendenza ha indicato alcune priorità tra le quali la riqualificazione delle città e dei centri storici e le opere di manutenzione.
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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