Accordo Cnr-Rina
Edilizia green tra ricerca e innovazione
Siglato un accordo quadro tra Cnr e Rina in tema di ricerca e innovazione su settori quali l’edilizia sostenibile, le nanotecnologie e le fonti rinnovabili
L’edilizia sostenibile è uno dei temi in evidenza nell’accordo tra Cnr e Rina, ossia due delle più importanti realtà della ricerca pubblica e privata. Il Consiglio nazionale delle ricerche e lo storico gruppo attraverso la società D’Appolonia, attiva in ingegneria e consulenza, hanno siglato un accordo quadro per favorire la valorizzazione dei risultati dei progetti di ricerca, il trasferimento tecnologico, la progettazione di servizi, prodotti e processi innovativi.
Le due realtà opereranno sui settori scientifici e produttivi a più alto potenziale di crescita e di discontinuità tecnologica. Tra queste appunto l’edilizia green, ma anche le nanotecnologie e i materiali compositi, l’energia e l’utilizzo di fonti rinnovabili e la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale.
L’accordo ha una valenza internazionale, come dimostra la volontà di favorire, attraverso lo sviluppo di progetti e multidisciplinari e intersettoriali, l’attivazione di reti e partenariati per la partecipazione ai programmi di ricerca e innovazione comunitari e il rafforzamento della rete dei laboratori pubblico-privati, dei distretti produttivi e tecnologici.
In particolare, Cnr e Rina potenzieranno e valorizzeranno le attività di ricerca, progettazione e intervento del Distretto Tecnologico STRESS – Sviluppo tecnologie e ricerca per l’edilizia sismicamente sicura ed ecosostenibile – di cui sono entrambi soci fondatori.
«Quest’accordo consolida una rete di eccellenze, di cui il Rina e il Cnr sono animatori e apre a nuove opportunità per la ricerca e il trasferimento di risultativi e metodi scientifici al tessuto produttivo e imprenditoriale», ha affermato in una nota il presidente del Cnr, Luigi Nicolais, spiegando che «la scelta di valorizzare, integrando e potenziando le attività, del distretto tecnologico Stress va, poi, nella direzione di alimentare e potenziare le iniziative di innovazione territoriale proiettandole in una dimensione internazionale. Difatti i progetti ad alto impatto sociale, come quelli sulla sicurezza del patrimonio edilizio piuttosto che quelli sui compositi, consentono di integrare conoscenze e tecnologie sviluppate in più ambiti scientifici e al tempo stesso di concentrarne i benefici su specifici ambiti produttivi, favorendo l’innovazione e la crescita competitiva dei sistemi produttivi locali».
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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