Enti locali
Come mi faccio da solo la bioedilizia
In Toscana arriva una corsia preferenziale per la bioedilizia in autocostruzione
Autocostruzione con la bioedilizia. Questa la ricetta che la Regione Toscana vuole mettere in pista per avviare l’edilizia sostenibile e dare una risposta alla crisi. La giunta regionale, infatti, autorizzerà i cittadini a costruirsi da soli le abitazioni o a ristrutturarle autonomamente in convenzione e anche su terreni pubblici e per fare ciò sono già stati stanziati tre milioni di euro. Il progetto è stato confermato di recente dall‘assessore al Bilancio della Regione, Vittorio Bugli durante un dibattito alla Versiliana a Marina di Pietrasanta, al Terra Nuova Festival, la due giorni toscana dedicata al costruire sostenibile e all’ambiente.
«Autocostruzione? E perchè no?- ha affermato Bugli -. Abbiamo giá fatto incontri con le associazioni per vedere il da farsi e possiamo anche rendere disponibile qualcosa del nostro patrimonio per esperienze di questo tipo. Si tratta solo di approfondire come. L’importante è non lasciare queste iniziative allo spontaneismo ma scrivere insieme, associazioni, Regione e Comuni, le regole che diano cittadinanza a questi progetti. Regole uguali per tutta la Toscana, magari con percorsi di partecipazione che affianchino questi progetti». Lo stanziamento servirà per i primi dieci interventi che fanno parte di un progetto pilota di bioarchitettura e bioedilizia, messo a punto dalla Regione Toscana
«L’autocostruzione può aiutare a ridurre il disagio abitativo, che non è piú solo quello delle famiglie o persone con i redditi piú bassi. Esiste infatti oramai un difficoltá diffusa a trovare casa, da comprare o in affitto, anche tra il cosiddetto ceto medio: famiglie ‘troppo ricche’ per aver diritto ad un alloggio in edilizia economica e popolare, ma ‘troppo povere’ per potersi permettere affitti a prezzi di mercato o troppo precari e con garanzie insufficienti per accedere ad un prestito in banca per acquistarsi una casa. Su questo terreno la Regione ha lanciato anche un progetto per un nuovo housing sociale», ha concluso Bugli.
La Toscana in tema di autocostruzione ha una lunga tradizione visto che nel Mugello fiorentino è stato realizzato, con successo negli anni ’80, il primo progetto di autocostruzione in Italia. A San Piero a Sieve furono realizzate 18 villette a schiera autocostruite all’80% in soli 18 mesi, con le famiglie che impiegarono ferie, week end e tutto il proprio tempo libero. Ogni anno gli abitanti del lotto di via Ubaldini, a San Piero a Sieve, si riuniscono per “festeggiare” il compleanno delle proprie case, fatto evidente che l’autocostruzione non è solo una risposta alla crisi, ma diventa anche un importante fattore di coesione sociale.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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renato
scrive il 30 giugno 2014 alle ore 09:18
mi piace questo articolo, trovo molto interessante proporre questa alternativa a tutte le persone interessate a costruirsi una casa, esiste però un problema legato al cantiere ovvero alla sicurezza infatti è proibito l'ingresso ai non adetti, mi piacerebbe avere informazioni in merito grazie