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Come finanziare l’efficienza energetica? | Tekneco

Patrimonio abitativo

Come finanziare l’efficienza energetica?

L’accesso al credito e il potere d’acquisto dei cittadini sono ai minimi storici: servono nuove strade per l’efficientamento del patrimonio esistente

Scritto da il 26 febbraio 2013 alle 8:20 | 1 commento

Come finanziare l’efficienza energetica?

Il  secondo “Rapporto sull’efficienza energetica”, pubblicato recentemente da ENEA nell’ambito del suo ruolo di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, ha evidenziato come gli incentivi  del 55% abbiano permesso all’Italia un leggero miglioramento delle performance energetiche del suo patrimonio abitativo esistente, soprattutto attraverso la coibentazione delle strutture e la installazione di caldaie a condensazione.

Si tratta però di uno strumento caratterizzato da un futuro ambiguo, ancora più  in questi mesi di incertezza politica e finanziaria che frenano investimenti di privati ed imprese in questo settore.  

Necessari nuovi strumenti di incentivazione

Nel documento pubblicato da ENEA si riconosce che in una fase come quella che stiamo vivendo di contrazione del mercato immobiliare e di difficoltà da parte delle banche di concedere mutui, a cui si somma una sostanziale riduzione della capacità di credito dei cittadini, sia opportuno elaborare nuovi strumenti finanziari che consentano il miglioramento delle prestazioni energetiche degli immobili senza intaccare il potere di acquisto dei committenti.

L’ultima iniziativa promossa dal governo in questo senso è quella del “Conto Termico”, un nuovo meccanismo di incentivazione a cui è possibile accedere anche avvalendosi di modalità di finanziamento tramite terzi, come nel caso delle ESCO, ovvero società che si prendono carico dell’investimento iniziale liberando il cliente finale dagli oneri di organizzazione.

Gli enti locali e la riqualificazione dei condomini

Alcuni enti pubblici stanno cercando di spingere gli amministratori condominiali a rivolgersi alle stesse ESCO per finanziare le operazioni di efficientamento energetico degli immobili da loro gestiti. Risale allo scorso anno l’iniziativa “Condomini Intelligenti in Provincia di Genova”, una sperimentazione volta a fornire ai condomini strumenti economici concreti per realizzare interventi di riqualificazione energetica finanziandoli proprio attraverso l’intervento delle “ESCO”.

Di questi giorni è la “Campagna di diagnosi energetica gratuita dei condomini con impianto centralizzato” promossa da Infoenergia, Sacert e Domotecnica con il Patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Milano e la collaborazione di ANACI Lombardia ed ANACI Milano.

L’obiettivo è realizzare almeno 100 diagnosi energetiche gratuite in condomini segnalati dagli amministratori dei Comuni aderenti al Patto dei Sindaci e presentare le stesse nelle assemblee condominali, accompagnandole  con un piano di finanziamento in cui il risparmio, unito alle detrazioni fiscali, pagano l’intervento consentendo di ottenere il risultato a costo zero.

Forme di credito innovative

Nell’ultimo rapporto ENEA suggerisce di guardare a nuovi strumenti di finanziamento che sono stati di recente promossi all’estero, in particolare nel Regno Unito. Qui il governo ha deciso di spingere ulteriormente le operazioni di efficientamento energetico stanziando direttamente del denaro che servirà direttamente a finanziare, almeno in parte, gli interventi, con il duplice scopo di abbattere le proprie emissioni inquinanti e nel contempo favorire nuovi investimenti e la creazione di posti di lavoro in un settore ritenuto strategico.

Grazie a questa nuova politica, l’investimento iniziale necessario alla riqualificazione degli edifici esistenti verrà anticipato tramite  un apposito fondo misto composto da investitori pubblici e privati. Il prestito verrà  ripagato dai cittadini direttamente attraverso i risparmi energetici ricavati in bolletta grazie alle operazioni di efficientamento (con un interesse elevato, pare superiore al 7%) tramite un contratto a lungo termine (che avrà da i 10 ai 25 anni di durata).

Gli interventi ammessi (sostituzione delle caldaie, coibentazione, impianti solari, fotovoltaici, microeolici e cogenerazione) dovranno essere contemplati nell’ambito di una diagnosi energetica preventiva realizzata da un ente indipendente, a seguito del quale l’utente sceglierà un operatore privato accreditato. In linea di massima l’intervento sarà ritenuto finanziabile se il risparmio previsto sarà superiore al costo dei lavori di riqualificazione e il tempo di ritorno  dovrà essere inferiore alla vita media dell’intervento stesso.

Un aspetto interessante di questo nuovo strumento è il fatto che che il prestito non sarà legato al committente ma all’immobile oggetto di intervento, in modo da coinvolgere anche inquilini o futuri acquirenti, come è stato di recente raccomandato nella norma europea 2012/27/UE.


Commenti

È stato inserito 1 commento.

  • Simone
    scrive il 26 febbraio 2013 alle ore 16:33

    Interessante occorre anche saper valutare la ESCo con i requisiti giusti Lista delle ESCo certificate secondo la norma UNI CEI 11352:2010 Tutte recentemente certificate secondo la Norma UNIU CEI 11352 :2010

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L'autore

Beatrice Spirandelli

Divisa tra le professioni di architetto, ricercatrice e giornalista free lance, Beatrice Spirandelli congiunge queste diverse forme di espressione con un filo verde, la passione sostenibilità. Questa passione arriva dalle sue radici in quanto, nonostante viva a Milano, è nata nella campagna veneta e vanta un padre e un nonno falegnami.


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