Chi va al mulino… scopre la cogenerazione

Si trova a Firenze ed è un mulino del 1300, citato anche da Dante Alighieri. Le pale che nei secoli scorsi davano energia alla struttura sono state sostituite da quelle high-tech delle turbine che generano energia oggi. Sì perché nel corso della ristrutturazione per trasformarlo in hotel si è dotato di un impianto di cogenerazione.

Si tratta di un impianto ad alto rendimento con tecnologia a turbina “senza olio”, un brevetto di Ibt Group. L’azienda è distributore esclusivo per il mercato italiano di Capstone Turbine Corporation, società californiana che ha introdotto le turbine a gas a tecnologia “oil-free” che, grazie all’impiego di particolari cuscinetti “ad aria”, consente di ottenere impianti di cogenerazione (per la produzione combinata di energia elettrica e termica) con bassi costi di manutenzione, emissioni contenute e una riduzione dei consumi energetici.

In questo caso 2 turbine producono i 125kW elettrici e 224kW termici necessari ad alimentare i carichi dell’hotel, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 emesse nell’atmosfera di 118 tonnellate all’anno con un risparmio energetico di oltre il 30%. Ma non è tutto. La ristrutturazione ha seguito i principi della bioarchitettura, con l’utilizzo di materiali naturali e sistemi energetici a basso impiego di energia.

Si è conservata la struttura originale, ma le 36 camere dell’hotel Il Mulino di Firenze sono in grado di offrire il comfort e i servizi di un 4 stelle superiore. Situato sulla riva sinistra dell’Arno, a 15 minuti dal centro di Firenze, propone coerentemente una cucina a chilometri zero, dove tutto ciò che è servito è stato prodotto con alimenti provenienti da aziende agricole, allevamenti, fattorie e cantine della zona per ricreare i veri sapori della cucina toscana. La struttura è anche dotata di una piccola SPA, che offre sauna finlandese, bagno turco e vari trattamenti benessere.