Edilizia sostenibile
L’architettura innova la scuola
L'innovazione edilizia arriva nelle scuole, ma a circa metà mancano i requisiti di base. Lo rivela il rapporto “Ecosistema Scuola 2012″ di Legambiente
Il Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, hanno siglato qualche giorno fa un protocollo d’intesa, “Edilizia scolastica innovativa” per promuovere la qualità architettonica nella scuola.
Si tratta di un accordo che nella prima fase si svolgerà con la realizzazione di una serie di “scuole tipo” che faranno da apripista utilizzando i nuovi indirizzi nel campo della progettazione architettonica, nel disegno degli interni e negli arredi scolastici.
Il progetto attribuisce una grande importanza al rinnovamento della concezione degli ambienti utilizzati per l’apprendimento e ambisce ad adeguare le strutture didattiche agli alunni “nativi digitali” rendendo la formazione e l’educazione coerente con la diffusione digitale nella società.
«Per raggiungere quest’obiettivo è indispensabile che scuole, aule, arredi, spazi educativi sia interni che esterni rispondano a criteri del tutto nuovi e adeguati a una didattica supportata integralmente dalle nuove tecnologie», si legge in una nota congiunta del Miur e del MAXXI. L’accordo prevede anche un concorso per giovani architetti che servirà per individuare nuove soluzioni, sia per gli edifici, sia per gli arredi.
«L’evoluzione della didattica e del modo di lavorare a scuola, resi impellenti dai bisogni educativi dei nostri studenti e dalle esigenze di misurarsi con le nuove frontiere dell’apprendimento – ha sottolineato il ministro (in realtà ex da pochi giorni) dell’istruzione Francesco Profumo – impongono di ripensare completamente gli spazi e le modalitá di lavoro, e dunque le stesse strutture degli edifici scolastici. La divisione degli spazi in aule e corridoi appare oggi superata, mentre nel futuro si parlerá sempre piú di scuole tecnologiche e aperte al territorio, ovvero civic center capaci di diventare poli di aggregazione delle comunitá locali. Per raggiungere questo obiettivo il Miur ha realizzato nuove Linee guida in materia di edilizia scolastica, aggiornando le precedenti, ferme agli anni ’70».
«Questo accordo – ha detto Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura - rafforza ulteriormente l’interesse del MAXXI a sviluppare programmi sperimentali e progetti di ricerca che promuovano il valore della qualitá, del progetto e dell’architettura». L’indirizzo scientifico dell’iniziativa sará affidato a un Consiglio, composto da esperti nelle discipline specifiche presieduto da Cino Zucchi, tra i piú noti architetti italiani.
L’interrogativo sull’iniziativa però è un altro. É giusto spingere sull’innovazione a questi livelli quando, secondo Legambiente, abbiamo in Italia: «un’edilizia scolastica vecchia e ferma sugli storici problemi legati alla sicurezza»? Quasi la metà degli edifici scolastici, infatti, non possiede le certificazioni di agibilità, mentre più del 65% non ha il certificato di prevenzione incendi e, ancora il 36% degli edifici necessita d’interventi di manutenzione urgenti.
Questa è l’impietosa fotografia scattata non più tardi di sei mesi fa dall’associazione ambientalista con il rapporto “Ecosistema Scuola 2012″ la quale aggiunge che: «Il 32,42% delle strutture si trova in aree a rischio sismico e un 10,67% in aree ad alto rischio idrogeologico».
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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