Sviluppo sostenibile
A RIO+20 le eccellenze della bioedilizia italiana
Alcune eccellenze della bioedilizia italiana sono esposte in occasione della conferenza mondiale di Rio sullo sviluppo sostenibile
Ha inizio oggi, 20 giugno, la conferenza mondiale sullo sviluppo sostenibile RIO+20, che si pone come obiettivo la conferma del rinnovato impegno politico a favore dello sviluppo sostenibile a venti anni di distanza dalla prima edizione. Tra i temi portanti c’è la green economy, un settore che comprende anche alcune realtà che si occupano di sostenibilità in edilizia e che sono inserite nella raccolta di esperienze della società civile italiana relative alla green economy nel contesto dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà, redatta per l’occasione (rio20.cursa.it).
Tra le iniziative italiane legate più specificatamente all’edilizia sostenibile ci sono l’azienda Edilana Edilatte, l’associazione Remade in Italy e la banca dati di ecomateriali MATREC.
Edilana Edilatte è una azienda sarda che ha ideato materiali innovativi per la bioedilizia e l’ecodesign utilizzando eccendenze e surplus di pastorizia, agricoltura e apicoltura, che risultano quindi a zero emissioni e non comportano nessun utilizzo di petrolio né consumo di suolo agricolo.
Remade in Italy è il primo marchio per la certificazione di prodotti e materiali derivati dal riciclo e dal riuso realizzati in Italia. Esso diffonde le informazioni delle caratteristiche di sostenibilità ambientale di ogni prodotto, in termini di risparmio di materie prime, riduzione di consumi energetici e contenimento delle emissioni di CO2.
MATREC (EcoMaterial database) è la prima banca dati Made in Italy di eco-design internazionale. Nata nel 2002, comprende un abaco di materiali ecosostenibili che possono essere impiegati nel mondo della produzione industriale, dell’architettura e del design e un servizio a supporto della ricerca e dello sviluppo di prodotti e servizi ambientalmente sostenibili.
Ci auguriamo che all’interno di questa importante iniziativa vengano siglati nuovi accordi per lo sviluppo di nuovi progetti sui materiali adatti alla bioedilizia, i quali sappiano dare un ulteriore slancio al settore affinché l’architettura diventi sempre più salubre per l’uomo e meno impattante per il nostro pianeta.
Commenti
Ci sono 4 commenti.
Rispondi
Condividi
Tag
L'autore
Beatrice Spirandelli
Divisa tra le professioni di architetto, ricercatrice e giornalista free lance, Beatrice Spirandelli congiunge queste diverse forme di espressione con un filo verde, la passione sostenibilità. Questa passione arriva dalle sue radici in quanto, nonostante viva a Milano, è nata nella campagna veneta e vanta un padre e un nonno falegnami.
Ultimi articoli
Più letti della settimana
- Come scegliere una stufa a pellet : Consumi, costi e dati tecnici sono i parametri riportati sull’etichetta dell’apparecchio e le caratteristiche della stan...
- NovaSomor vince la prima edizione del Klimahouse Startup Award : La startup di Rimini ha ideato un motore solare termodinamico a bassa temperatura applicato al sollevamento delle acque...
- Tutti gli studi : ...
- Amianto, quando la minaccia si nasconde in casa : Chi chiamare se sospettiamo di avere manufatti o coperture in cemento-amianto a casa nostra...
- Pellet di qualità, istruzioni per l’acquisto : Quali sono i parametri utili per il consumatore all’acquisto del pellet? Qualità, innanzitutto, ma anche la lettura dell...
Giulio
scrive il 23 giugno 2012 alle ore 11:43
Complimenti al Made in italy firmato Remade e a Edilana Edilatte.Abbiamo bisogno di aziende cosi'innovative e di notizie positive e concrete come questa. Grazie Ing.Giulio Milani .
carmen
scrive il 24 giugno 2012 alle ore 13:15
W i prodotti Italiani del bio anche in edilizia che fanno onore a tutta l'Italia. Tra l'altro leggevo che edilana è stata realizzata senza denaro pubblico. anche questo è sostenibile!
carmen
scrive il 24 giugno 2012 alle ore 13:44
W il made in Italy anche nel bio dell'edilizia. queste aziende fanno onore a tutta l'Italia. leggevo che Edilana è una azienda che non usa denaro pubblico. anche questa è sostenibilità
luisa
scrive il 24 giugno 2012 alle ore 13:45
Grazie per averci informato. queste notizie sono molto utili