Dalla città all’ecovillaggio, il futuro è sempre più sostenibile

Costruire e vivere in modo sano e nel rispetto dell’ambiente e del territorio è un obiettivo sempre più stringente e condiviso. Il modo di pensare al futuro sta cambiando, ed è per questo che la sezione di Lucca dell’Istituto nazionale di Bioarchitettura ha organizzato, il prossimo 23 ottobre, un momento di confronto e approfondimento sul tema . Un convegno dal titolo “Lo Spazio e il Luogo: relazioni urbane e sociali dalla città all’ecovillaggio” organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC di Lucca e con il supporto logistico della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Scarica qui il programma completo. 

Ogni persona desidera per sé una casa sana ed efficiente e ogni progettista intende offrire i migliori risultati in termini di pregio dei materiali, rispetto del territorio e risparmio energetico. Sulla base di queste esigenze l’evento tratterà i temi del recupero della relazione tra spazio urbano e contesto ambientale, dell’impatto della città sulla salute dei cittadini, porterà esempi di scelte virtuose in ambito urbanistico e affronterà l’importanza delle relazioni tra spazio fisico e spazio sociale, grazie alla presenza di relatori del mondo dell’architettura, dell’urbanistica, della medicina e della sociologia. Il passaggio dalla città all’ecovillaggio è un passaggio epocale in cui, riavvicinarsi alla natura, resta la priorità più assoluta. Vivere in un ecovillaggio non è una protesta verso il sistema, non è un sogno romantico o un’utopia, ma una scelta razionale e motivata di dare priorità ad aspetti quali il senso di comunità, l’ecologia e anche la spiritualità e la tutela ambientale. Produrre la maggior parte del cibo che si consuma coltivando orti vicino alle case, affidarsi a energie rinnovabili, ridurre i consumi e limitare l’utilizzo delle automobili sono espressione di un cambiamento radicale dei desideri degli abitanti, quasi di un ritorno al passato. A seguito della diffusione di mezzi di comunicazione alternativi, primo tra tutti internet, lo spazio ha perso importanza in quanto entità per misurare il territorio. Però, se è vero che non abbiamo più bisogno dello spazio per muoverci e comunicare, è anche vero che abbiamo sempre più bisogno di paesaggi in cui vivere, di luoghi di relazione in cui riconoscerci.

Come possiamo ripensare le città in modo da renderle vicine alle persone e ai bisogni di vita sostenibile e in armonia con l’ambiente? Bisogni manifestati da molti con la scelta estrema di fuggire dalle città per vivere in ecovillaggi immersi nella natura.

Ci sono oggi spazi interni alle città che risultano abbandonati, come possono essere riqualificati e riportati a nuova vita mantenendo il loro valore identitario?

A queste domande risponderanno gli esperti che porteranno la propria esperienza sul campo in occasione del convegno dal titolo “Lo Spazio e il Luogo: relazioni urbane e sociali dalla città all’ecovillaggio”.

Tra i relatori presenti: la dott. MariaGrazia Petronio dell’ ASL 11 Empoli, l’ arch. Alessandro Rizzo docente di Urbanistica presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, l’arch. Sergio Los di Synergia progetti, l’ arch. Ennio Nonni, dirigente del Settore Territorio del Comune di Faenza e molti altri ospiti.

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