Tekneco #16 - Car sharing
Tutto incluso, parcheggio compreso
Il boom del settore. Si tratta di un fenomeno che la dice lunga sul potenziale inespresso delle nuove forme di mobilità nelle nostre città
È bastato far diventare “liquido” il car sharing per farlo uscire da una nicchia nella quale era inceppato da anni. Semplicemente è cambiato il metodo di fruizione: le auto non sono più utilizzabili da e per un parcheggio predefinito, ma sono disperse per la città e si possono trovare tramite un’App o su internet. Ciò è stato sufficiente per fare esplodere il fenomeno a Milano, Roma e Firenze: ora si può trovare un’auto nei pressi del proprio punto di partenza e lasciarla all’arrivo, magari passando per una zona a traffico limitato, a una tariffa oraria tutto incluso, parcheggio compreso. Una semplificazione nelle modalità d’utilizzo che ha favorito un vero boom al servizio: sono 90mila gli iscritti a Milano, mentre a Roma in due mesi si è arrivati a 35mila, numeri che hanno sorpreso gli operatori i quali erano sì ottimisti, ma non fino a questo punto. Il primo operatore sbarcato nella Capitale, Car2Go, registra oltre 10mila noleggi a settimana, con le sue 500 Smart sparse in un’area “limitata” di 100 chilometri quadrati, mentre a Milano ha registrato incassi dieci volte più alti rispetto al fatturato previsto. Si tratta di un fenomeno che la dice lunga sul potenziale inespresso delle nuove forme di mobilità nelle nostre città, con i cittadini schiacciati nella tenaglia di un servizio di trasporto pubblico spesso inefficiente e distratto rispetto alle esigenze dei cittadini e una congestione sempre più crescente del trasporto privato. A Milano, oltre Car2Go, sono presenti Enjoy, che utilizza le Cinquecento Fiat e consente, quindi, di viaggiare in cinque, ed è recentemente sbarcato nella città meneghina Twist, che utilizza le Volkswagen Up. Con più operatori, ovviamente, è guerra per le tariffe: Car2Go ha un costo di 29 centesimi di euro al minuto, Enjoy di 25 centesimi al minuto e Twist, in posizione intermedia, di 27 centesimi a minuto. Si tratta, in linea di massima, di una differenza di circa 2,5 euro l’ora tra la tariffa minima e quella massima, ragione per la quale, probabilmente, la vera differenza la si vedrà sulla qualità del servizio e sulla reperibilità delle vetture. A questo proposito la novità per chi viaggia è quella di poter accedere al servizio in un’altra città con la propria tessera, caricando la tariffa sul proprio conto, senza nessuna complicazione burocratica o amministrativa. Effettuando l’upgrade dell’account Car2Go alla piattaforma Moovel, diventa possibile noleggiare un’autovettura del servizio in tutte le città d’Europa, sono 13 con un totale di 5.500 Smart, con un’unica App dal proprio smartphone. In un prossimo futuro tramite Moovel sarà possibile accedere a una serie di servizi, come prenotare un taxi, una bici in modalità bike sharing, organizzare un carpooling, oppure approfittare dei servizi offerti dalle aziende di trasporto pubblico locale. Significativo il fatto che sia Car2Go, sia Moovel siano due iniziative della Daimler, uno dei più grandi costruttori d’auto al mondo, che forse ha capito che l’era dell’auto di proprietà nelle grandi città volge al termine e che il vero business del futuro è quello dei servizi evoluti legati alla mobilità.
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L'autore
Sergio Ferraris
Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.
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