Innovazione tecnologica
Ricerca e sviluppo green: 350 mln per Fiat
Mentre l'UE tenta di varare limiti più rigidi per le emissioni di CO2, la Banca europea per gli investimenti finanzia Fiat per nuovi mezzi ecologici
Prima è venuta la lite poi i milioni per investire nella riduzione della CO2, il noto gas a effetto serra. Prima è venuta la lite nel senso che i costruttori di veicoli pesanti come BMW o Daimler hanno gradito poco il piano della Commissione europea per applicare entro il 2020 un limite più basso alle emissioni delle auto scendendo a 95 grammi per chilometro: oggi il limite è 140 g/km ed è previsto che nel 2015 sia di 130 g/km.
La proposta, arrivata dalla Danimarca, andrebbe invece a favore dei produttori di auto più piccole, come Fiat e Renault. La partita non è ancora chiusa, ma certo il mercato delle auto non potrà rimanere lo stesso e nuovi standard dovranno presto essere immessi sul mercato.
In questo senso si spiega anche il perché la Banca europea per gli investimenti (BEI) e Fiat Industrial hanno firmato un contratto di finanziamento di 350 milioni di euro a sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo dell’azienda italiana. I soldi serviranno principalmente per creare tecnologie per i veicoli industriali e commerciali e per le macchine per l’agricolura che siano in linea con le nuove normative sulle emissioni.
In secondo luogo si tratterà di fare ricerca e sviluppo per motori, trasmissioni e combustibili alternativi per i veicoli commerciali. Infine, questa linea di finanziamento servirà per migliore il design dei nuovi veicoli, migliorandone le prestazioni anche in fatto di aerodinamicità.
Il finanziamento ricadrà in gran parte in Italia (83%) e in maniera minore in altri paesi (l’8% in Germania e il 9% in Svizzera) dove comunque la Fiat è impegnata in progetti di ricerca e sviluppo.
L’obiettivo principale – aggiunge la nota – è ottenere il miglioramento dell’efficienza energetica dei prodotti e la riduzione delle emissioni di CO2.
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L'autore
Marco Gisotti
Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).
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