Riciclo
Quando riciclare diventa conveniente
Si sta diffondendo anche in Italia la raccolta differenziata con cassonetti “incentivanti”: rilasciano buoni sconto in cambio di contenitori in plastica
Anche se la raccolta differenziata è ormai diventata un’abitudine per buona parte delle famiglie italiane, ci sono ancora molti margini di miglioramento, sia sul fronte della quantità che della qualità. Solo in Italia, infatti, 15 miliardi di bottiglie in Pet, flaconi in Hdpe e lattine in alluminio finiscono in discariche, inceneritori o dispersi nell’ambiente. E anche gli scarti conferiti ai cassonetti sono non di rado contaminati da materiali spuri che alterano la qualità della raccolta e, di conseguenza, del prodotto ottenuto dal riciclo. Basti pensare a quante volte si vedono risme di giornali gettate nel contenitore della carta insieme alla busta di plastica che le contiene.
Un corretto conferimento consente non soltanto di ottenere una materia prima seconda di buona qualità, ma anche di contenere i consumi e le emissioni inquinanti causati dal trasporto dei rifiuti: il semplice gesto di schiacciare una bottiglia di plastica prima di gettarla, ad esempio, aumenta di molto la capienza dei cassoni e dei mezzi che trasportano il rifiuto, che possono in tal modo trasportare, a parità di volume, quantità maggiori di materiale e quindi effettuare meno viaggi.
Un sistema per ovviare in parte a questi problemi è costituito dagli ecocompattatori, installati in aree aperte al pubblico come stazioni di servizio o centri commerciali. I cittadini sono invogliati a conferirvi i contenitori da riciclare perché ricevono in cambio dei punti che possono essere convertiti in buoni sconto negli esercizi convenzionati.
Iniziative di questo genere si stanno moltiplicando in tutta Italia; dalle scuole agli ospedali, dalle aree di servizio ai supermercati e così via, fino al carcere di Carinola, in provincia di Caserta, dove nei prossimi giorni entrerà in funzione un ecopoint di Garby, una delle principali realtà nazionali ed europee nella raccolta e vendita di materie prime seconde. L’idea della raccolta con incentivi non è nuova: in molti paesi è già affermata, con modalità anche in parte differenti. A volte, infatti, il rifiuto viene “comprato” dalla macchina, che lo pesa e restituisce un corrispettivo in denaro. Questo succede anche a Pechino, dove per ogni recipiente in plastica viene corrisposta un cifra che varia a seconda del contenitore, e con 15 bottiglie si ottiene un biglietto per la metropolitana.
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Tag
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- Stefania marra
L'autore
Stefania Marra
Stefania Marra, giornalista professionista dal 1994, è stata per circa dieci anni caporedattrice della rivista Modus vivendi. Dal 2005 gestisce il modulo pratico di giornalismo al Master di comunicazione ambientale (CTS/Facoltà di Scienze delle comunicazioni Università La Sapienza). Scrive soprattutto di storia sociale dell'alimentazione e di ambiente, settore per il quale ha ricevuto diversi premi giornalistici.
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