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Mobilità sostenibile

Mobilità sostenibile. Avanti a piccoli passi

Una ricerca europea dimostra una lenta penetrazione del concetto di mobilità sostenibile. C'è ancora molto da fare

Scritto da il 16 settembre 2015 alle 9:00 | 0 commenti

Mobilità sostenibile. Avanti a piccoli passi

Passi avanti nel carsharing, ma non abbastanza. È questo ciò che rileva una ricerca effettuata a livello europeo dalla casa di pneumatici Goodyear con ThinkYoung, secondo la quale l’85% dei giovani intervistati ha affermato che tra un deennio anni sarà in possesso di un automobile e ciò tra gli italiani è ancora maggiore, tanto da raggiungere il 90% delle preferenze, con il car-sharing, però, che si conferma comunque un servizio essenziale per il 65,5%.

Anche se i giovani europei sono desiderosi di auto gli intervistati hanno espresso una grande attenzione all’ambiente. I 2.500 studenti universitari di età compresa fra i 18 e i 30 anni, hanno affermato per il 59.3% che sono interessati a veicoli dotati di tecnologie rispettose dell’ambiente, orientati all’efficienza e alla riduzione dei consumi. E tra le priorità individuate dai giovani italiani ci sono: i veicoli efficienti nella gestione del carburante, il 24.1%; quelli dotati di “smart intelligence”, il 17.1%, e quelli con pneumatici adattativi e rispettosi dell’ambiente, il 18.1%.

Per quanto riguarda i pneumatici la necessità, secondo il campione, è quella di ricevere maggiori “informazioni” durante la guida: un sensore che indichi la necessità di cambiare una gomma o segnali un guasto è necessario per il 41,6% , mentre efficienza sui consumi e reattività alle condizioni meteorologiche sono importanti per il 28,6%.

Per quanto riguarda l’innovazione il campione ha messo al primo posto proposte del tipo: «costruire gomme che creino energia per l’auto, il 28,2%, e che siano completamente biodegradabili (25,5)».

«I giovani europei non vogliono passare alla storia come una generazione che è rimasta a guardare. – afferma Jean-Pierre Jeusette, direttore generale del Centro di Innovazione Goodyear in Lussemburgo – Le pressioni sull’ambiente continuano ad aumentare e i giovani si aspettano che l’industria automobilistica e quella dei pneumatici siano in prima fila per trovare soluzioni alla sfida della riduzione delle emissioni».

Per quanto riguarda tecnologie di rottura, quali l’utilizzo di tecnologie IT per realizzare auto senza pilota le risposte degli intervistati dimostrano una certa cautela. Dalla ricerca, infatti, si desume che la maggior parte degli intervistati, il 77,7% preferisce che la guida autonoma sia media o limitata ad alcune funzione base. A determinare questa preferenza, la scarsa fiducia nell’affidare la guida completamente alla tecnologia, il costo e una minore protezione della propria privacy.

Problematico, invece, il rapporto con la mobilità pubblica. Solo il 27% dei giovani europei considera una priorità l’investimento nei mezzi di trasporto pubblici, valore che in Italia è molto più alto e tocca il 41,8% segnando una forte discontinuità rispetto agli altri paesi. E non solo.

Gli italiani si dimostrano anche sensibili dal punto di vista legislativo: oltre all’incentivo all’uso dei trasporti pubblici, 43%, sono ritenuti fondamentali la fissazione di criteri di emissioni di CO2, per il 42,5% e i veicoli efficienti sotto il profilo dei consumi, il 37.5%.

Dalla ricerca, quindi, si desume il fatto che la mobilità sostenibile sta diventando un’esigenza sentita, ma che c’è ancora molto lavoro da fare sul fronte della condivisione dei mezzi e sull’aspetto psicologico, che ha dominato, lo scenario durante tutto il secolo scorso: quello del sinonimo mobilità individuale uguale indipendenza. Un nesso che deve essere ribaltato. Infatti sempre più spesso la mobilità sostenibile, specialmente nelle città è sinonimo di dipendenza. Dalla congestione.


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L'autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983.


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