SOSTENIBILITA' AMBIENTALE
L’ultimo atto delle buste di plastica
Poco prima della fine della legislatura si conclude il difficile percorso per liberare l'Italia dalle buste per la spesa in plastica non "bio"
Come la tela di Penelope, che tesseva di giorno e disfaceva di notte in attesa del marito Ulisse, anche per l’odissea delle buste di plastica è arrivato il tempo di finire la storia. Per un pelo, visto che fra poche settimane la legislatura sarà terminata e qualunque iter di legge dovrà comininciare praticamente da zero.
«In zona Cesarini – spiegano i due senatori ambientalisti Francesco Ferrante e Roberto Della Seta – va in porto l’atto necessario per rendere finalmente l’Italia il primo paese europeo plastic free nel comparto degli shopper. È stato infatti dato parere positivo in Senato al decreto attuativo del Ministero dell’Ambiente che stabilisce definitivamente le caratteristiche tecniche degli shopper consentiti, escludendo ogni possibilità di ricorso ad additivi chimici di qualsiasi genere, e con il quale scattano i termini e i tempi per comminare le sanzioni a chi intende continuare ad inquinare con i sacchetti fatti con la vecchia plastica».
Il decreto attuativo, spiegano, è l’ultimo atto della nostra legislatura, che arriva a conclusione di una vicenda lunghissima iniziata nel 2007 con l’approvazione della norma che prevedeva il divieto di commercializzazione di shopper non biodegradabili. Un divieto entrato in vigore nel 2011, ma che ha dovuto fare i conti con chi ha cercato, con ogni mezzo, di rinviarlo, annullarlo o di vanificarlo nel merito.
E, una volta tanto, l’Italia è diventata esempio per i Paesi d’oltralpe, quelle stesse nazioni che spesso portiamo ad esempio come casi virtuosi di legislazione ambientale: il Ministro per lo Sviluppo economico francese Arnaud Montebourg ha infatti dichiarato che il proprio paese si appresta a seguire l’esempio italiano.
«Ora – concludono Della Seta e Ferrante – il Governo comunicherà alla Commissione europea il decreto e scatteranno i termini affinché finalmente si possano applicare le sanzioni che renderanno illegale la commercializzazione di shopper fatti col petrolio e che inquinano l’ambiente per decenni».
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L'autore
Marco Gisotti
Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).
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