Luca Mercalli racconta le sue scelte green
Il metereologo espone il suo contributo per una vita più sostenibile
In giardino ha piantato un orto e quando piove l’acqua non la lascia evaporare: la raccoglie per poi riutilizzarla. Sono solo alcune delle scelte “green” di Luca Mercalli, noto meteorologo che, fra l’altro, partecipa alla popolare trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio su Rai tre. Con lui abbiamo parlato dell’attenzione per l’ambiente e di come l’Italia sia ancora un po’ indietro in fatto di bioedilizia ed energie rinnovabili, nonostante gli indubbi progressi degli ultimi anni.
D:Bioedilizia ed energie rinnovabili. Ormai se ne parla sempre più spesso. Secondo lei la vita sostenibile è ancora per pochi o può diventare un fenomeno di massa?
R:Dovrebbe diventare un fenomeno di massa, e pure nel più breve tempo possibile. E’ un obiettivo ormai condiviso dalle Nazioni Unite, dall’Unione Europea e da molti governi, come per esempio quello danese, austriaco e tedesco. E ci sono tanti buoni motivi per farlo: riduzione dell’impatto ambientale, riduzione dei costi della bolletta, maggior comfort, maggior sicurezza energetica in caso di interruzioni della fornitura. Cosa aspettiamo ancora”?
D:Nella sua vita quotidiana fa scelte “green”?
R:Sempre, dall’isolamento della casa agli acquisti, dall’orto all’accumulo dell’acqua piovana. Le ho raccontate in dettaglio nel mio prossimo libro, in uscita a fine maggio per l’editore Chiarelettere: si intitola Prepariamoci”.
D:Possiede anche un’auto elettrica?
R:Non ancora. I costi sono troppo elevati, attendo che compaiano sul mercato a prezzi più abbordabili, ma sono pronto a utilizzarle sostituendo quella a gasolio (che comunque fa 20 km con un litro e non è un Suv!)”.
D: Usa mezzi di mobilità alternativa?
R:Sì: il treno quasi sempre sulle lunghe percorrenze ma anche per il pendolarismo verso il centro città (mi evita fra le altre cose di cercare parcheggio). E poi uso molto i piedi”.
D:Ha mai installato, o pensa di installare in un prossimo futuro, sistemi domotici nella sua abitazione?
R: Sì, li ho installati, e li trovo molto comodi. Grazie a loro ho la possibilità di tenere d’occhio in tempo reale consumi energetici e produzione fotovoltaica. In questo modo non c’è alcuno spreco”.
D:Ha pannelli solari o altre fonti di energia rinnovabile?
R:Ho 4 kWp di fotovoltaico con i quali alimento anche la pompa di calore aria/acqua per il riscaldamento invernale, e tre collettori termici per l’acqua calda sanitaria. Sono praticamente autonomo considerando il bilancio energetico annuale: sul mio tetto produco perfino un po’ di più di quanto consumo”.
D:Fra raccolta differenziata e sensibilizzazione sui temi legati all’ambiente sono stati fatti molti progressi negli ultimi anni. Secondo lei sono sufficienti?
R:No. Ancora troppa disorganizzazione, troppe differenze territoriali e troppe resistenze culturali. Nel mio comune c’è la raccolta porta a porta e si raggiunge il 75% di raccolta differenziata. Ma basta spostarsi di un paese per trovare ancora gente che si lamenta di doverla applicare. Anche il compostaggio domestico, così semplice da fare in zona extraurbana, è ancora troppo poco diffuso”.
D:Cosa si dovrebbe fare, ancora, per avvicinare l’Italia agli altri Paesi europei sotto questo aspetto?
R:Tanta informazione, guardare in dettaglio agli esempi di Paesi più avanzati, copiarne norme e soluzioni vincenti. E poi inasprire le sanzioni. In Italia non sappiamo cosa sia l’ambiente! Abitiamo in uno dei paesi più belli del mondo e lo trattiamo come una discarica.
D: Faccia un appello per promuovere questo tema…
Ci sono errori che non possono essere corretti. La devastazione dell’ambiente, i cambiamenti climatici, l’esaurimento del petrolio a buon mercato… bisogna agire ora per evitare che il mondo del futuro diventi ostile a noi e alle generazioni che seguiranno. Io mi sono impegnato, non ho rinunciato al mio benessere, anzi oggi vivo in modo molto più sostenibile e sono più soddisfatto. E quando mi guardo allo specchio so di aver fatto la cosa giusta. Fatela anche voi.
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L'autore
Daniela Uva
Giornalista pugliese, vive fra Bari e Milano e si occupa di cronaca, tecnologia e temi legati all'ambiente.
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Marco
scrive il 02 giugno 2011 alle ore 12:01
Quanto è costato tutto ciò? È alla portata di tutti? E chi vive in un condominio come fa?