PFU
La nuova vita delle gomme fuori uso
I dati di Ecopneus sulla raccolta degli pneumatici fuori uso nel 2012. Inclusa una campagna di rimozione delle vecchie discariche
350.000 tonnellate di pneumatici che in Italia, dove circolano oltre quaranta milioni di automezzi, ogni anno vengono buttati via. Ecopneus, la società consortile per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale dei Pneumatici Fuori Uso (PFU), che riunisce la gran parte dei produttori, di queste 350.000 tonnellate ne gestisce ben l’80%. Vale a dire che nel 2012 ha raccolto e trattato 240.140 tonnellate di PFU, superando anche gli stessi obiettivi di legge.
«I risultati ottenuti quest’anno – spiega Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus – dimostrano l’efficacia e l’efficienza del sistema. L’obiettivo ora è di arrivare in tempi brevi a un recupero totale dei PFU, contribuendo, al contempo, con attività di ricerca e di sperimentazione, a creare le condizioni idonee allo sviluppo in Italia di un moderno comparto industriale del riciclo di questi materiali».
Sono numerose, infatti, le applicazioni a cui possono essere destinati i PFU riciclati: dalle superfici per attività sportive (campi da calcio, piste da atletica, campi da pallacanestro e pallavolo, pavimentazioni in ambito degli sport equestri) agli asfalti stradali più resistenti alle intemperie, meno rumorosi e più drenanti in caso di pioggia; dai cordoli, spartitraffico, rallentatori e delimitatori di corsie nelle nostre città fino ai rivestimenti di protezione per fioriere, rotatorie e aiuole spartitraffico; dai materiali isolanti impiegati in edilizia per l’isolamento termico ed acustico di pareti ai solai e fino ai pavimenti.
Nel corso del 2012, inoltre, Ecopneus ha rimosso e avviato al recupero oltre 14.000 tonnellate di pneumatici che giacevano abbandonati in piazzali o capannoni a seguito del fallimento delle società che avevano intrapreso attività di recupero.
Esistono infatti degli “stock storici” di gomme abbandonati sul territorio e ogni anno Ecopneus dedica una parte della sua attività alla rimozione di queste “discariche”. Quest’anno si è trattato di quattro operazioni di prelievo straordinario a Ferrara, Oristano, Olbia e Buccino, che hanno permesso la bonifica e messa in sicurezza di queste aree, evitando il pericoli di incendi o la diffusione di malattie trasmesse dagli insetti che avevano trovato dimora negli pneumatici illegalmente smaltiti.
«Crediamo fermamente – conclude Giovanni Corbetta – che proprio l’utilizzo di materie prime seconde recuperate dal trattamento dei PFU in prodotti destinati ai settori sicurezza, strade e sport potrebbe essere il volano per lo sviluppo di un mercato “green” e la nascita di una reale società del riciclo in Italia».
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L'autore
Marco Gisotti
Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).
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