Ecologia e norme
La green economy avrà una legge e investimenti
Al via un ddl per promuovere misure di green economy. Ed è anche previsto un fondo di investimenti per le green communities da 1 miliardo
Photo: Manfred Heyde / Wikipedia
La green economy avrà una legge ad hoc e un fondo nazionale di investimenti da un miliardo di euro. La commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera ha da poco approvato un disegno di legge intitolato “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”, collegato alla Legge di Stabilità 2014. Un provvedimento che ha raccolto il plauso del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che, si legge proprio nel testo, ha assicurato come che il provvedimento riguardi “questioni prioritarie per la politica del Governo”. Non solo: Galletti ha dichiarato la disponibilità del Governo “a operare per una sollecita conclusione dell’esame del disegno di legge alla Camera”.
C’è soddisfazione generale, in particolare da parte di chi ha avuto una parte importante nel provvedimento: per esempio, Enrico Borghi, capogruppo del Pd in commissione Ambiente a e co-relatore del provvedimento che ha affermato: «Con la conclusione dell’esame in commissione, oggi di fatto nasce la prima legge italiana per la green economy».
Tra i temi trattati dal testo di legge abbiamo già scritto del divieto al fracking e dell’istituzione di “oil free zone”. Si parla anche del programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro nelle città con più di 100mila abitanti, che punta tra l’altro allo sviluppo di iniziative di car-pooling e bike-pooling e la realizzazione di percorsi protetti per gli spostamenti, anche collettivi e guidati, casa-scuola a piedi o in bicicletta. Ma non solo: come ha spiegato Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente, «Dal Collegato è stata eliminata qualsiasi ipotesi di riduzione degli obiettivi di raccolta differenziata e sono state rafforzate invece le misure per il recupero e il riciclo delle materie prime seconde, per la riduzione della quantità di rifiuti prodotti e molte altre disposizioni come quelle in sostegno della mobilità sostenibile. Vengono inoltre introdotti un fondo di investimento per la green economy e agevolazioni sulle tasse sui rifiuti per i comuni virtuosi. Tra i molti temi su cui interviene il Collegato anche gli appalti verdi e il rilancio dei programmi di investimento per la manutenzione e lo sviluppo delle infrastrutture idriche».
Green Communities, al via la Strategia nazionale e un fondo investimenti
Nel testo spazio quindi alle “comunità verdi con l’avvio di una Strategia nazionale Green Communities, che individua il valore dei territori rurali e di montagna che intendano sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispone e “aprire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane, in modo da poter impostare, nella fase della green economy, un piano di sviluppo sostenibile non solo dal punto di vista energetico, ambientale ed economico” in diversi campi (gestione integrata e certificata del patrimonio « agro-forestale e delle risorse idriche; produzione di energia da fonti rinnovabili locali; sviluppo di un turismo sostenibile; costruzione e gestione “sostenibile” del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna; efficienza energetica e integrazione ”intelligente” degli impianti e delle reti; sviluppo sostenibile delle attività produttive e integrazione dei servizi di mobilità).
A questo tema è legata l’istituzione del Fondo Italiano Investimenti Green Communities ideato a vantaggio delle pmi per investimenti nel campo della green economy, con particolare riferimento a quelli che interessano i territori montani e rurali italiani, comprendendo anche il sostegno ad aggregazioni di imprese e orientato a favorire una più ampia presenza sui mercati esteri. L’ammontare complessivo del fondo è pari a un miliardo di euro, di cui almeno il 51% assicurato attraverso apposito stanziamento da parte di Cassa Depositi e Prestiti e almeno il 20% da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
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L'autore
Andrea Ballocchi
Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
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