Il fuoco nuovo
L'editoriale di Marco Gisotti per il numero 15 di Tekneco
Ultim’ora: mentre le fucine della redazione mandano avanti e indietro le bozze di questo numero fra Lecce, Roma e Milano (e non si dica che il nostro giornale non ha un taglio nazionale), l’Eurostat ci informa che, sia pure lentamente, l’uso delle fonti rinnovabili in Europa continua a crescere, avendo raggiunto nel 2012 il 14,1%, a fronte dell’impegno di arrivare a quota 20% entro il 2020.
Non solo, ma l’Italia è uno dei paesi dove questa crescita, dal 2004 ad oggi, è stata più vertiginosa, partendo da un 5,7% per arrivare al 12,3% nel 2011. L’obiettivo che l’Europa ci ha assegnato è del 17%.
Certo, la Svezia ha toccato quota 51% (era al 38,7% nel 2004) e ha raggiunto e superato l’obiettivo che le era stato fissato (il 49%) con ben otto anni di anticipo.
Sorprende, invece, ma solo per un pregiudizio culturale, il fatto che la Lettonia sia già al 35,8% o che l’Estonia sia stata la prima, con addirittura nove anni di anticipo, a raggiungere le quote assegnatele e avere oggi un quarto della sua energia proveniente da rinnovabili.
Fra i peggiori – altro pregiudizio culturale – non ci aspetteremmo Gran Bretagna (4,2%) e Olanda (4,5%): a dimostrare che i processi di transizione energetica dipendono da molti fattori, non tutti facilmente in- terpretabili. Per alcuni la storia dell’umanità è interpretabile attraverso il possesso dell’energia: chi detiene il fuoco è sempre stato il capo, dai tempi dell’Homo erectus alla Roma di Mario e Silla dove le vestali ne erano le custodi, fino a Napoleone o la corsa verso l’atomo nel Novecento. Il boom delle rinnovabili cambia gli scenari. I moderni padroni del fuoco – che possiedono gas, petrolio e carbone – sono quelli che più si sentono minacciati dalla rivoluzione verde. E sono quelli che nei governi di tutto il mondo, non solo da noi, fanno di tutto per tirare il freno a mano.
Dispiace per loro ma efficienza, rinnovabili e intelligenza (smart) sono già fra noi e i loro tentativi non saranno meno vani di quegli uomini dell’antichità che vedevano nell’invenzione della scrittura un pericolo. Sappiamo com’è andata a finire.
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L'autore
Marco Gisotti
Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).
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