Vivere sostenibile
Green piace, parola di Samsung
Indagine Samsung-Human Higway: il consumo energetico è alla base delle scelte degli italiani al momento di acquistare un frigorifero o una lavatrice
Quanto conta per gli italiani la sostenibilità dei propri elettrodomestici? Ormai molto, al punto da diventare la principale ragione di scelta.
Un’indagine di Samsung e Human Highway ha rilevato infatti che per il campione intervistato (1000 persone) la principale motivazione alla base dell’acquisto di una lavatrice o di un frigorifero è quella del risparmio energetico (95%), seguito da quello di tempo (62%) e di spazio (39,5%). Il 50% delle famiglie sarebbe anche pronto a pagare di più, ma di questi solo due su cinque lo farebbero a patto che il costo aggiuntivo non sia più alto di un 10%.
Dall’Osservatorio Samsung, inoltre, viene evidenziata la forte attenzione verso un utilizzo sostenibile di queste macchine domestiche: solo il 5% dice infatti di non conoscere e rispettare le fasce orarie di risparmio energetico. Una percentuale che scende addirittura al 2% se si prendono in considerazione soltanto gli over 55, mentre supera il 7% per i quarantenni.
«La nostra indagine – spiega Daniele Grassi, direttore commerciale divisione home appliances di Samsung Electronics Italia – mostra come la “vocazione” ecologica degli elettrodomestici risulti essere sempre più importante per gli italiani, soprattutto nell’ottica di un maggiore contenimento delle spese domestiche. La quasi totalità dei partecipanti ha infatti eletto il risparmio energetico come elemento chiave nell’acquisto dei dispositivi per la casa di ultima generazione».
D’altronde un recente studio dell’Istituto di economia e politica dell’energia e dell’ambiente della Bocconi spiega come «l’attenzione verso l’ambiente non è mai stata così alta come in questi ultimi anni, nell’opinione pubblica come nei media. In Europa, la sensibilità dei cittadini verso i temi ambientali è particolarmente elevata, al punto che 9 europei su 10 ritengono importante la protezione dell’ambiente e altrettanti si dichiarano consapevoli che le loro azioni possono giocare un ruolo nella protezione ambientale».
«Il mercato – continua la Bocconi – sembra aver colto questa accresciuta sensibilità: se fino agli inizi degli anni 2000 un numero ristretto di aziende offriva prodotti con prestazioni ambientali che potremmo definire “positive”, nell’ultimo decennio l’offerta di prodotti ecocompatibili è cresciuta trasversalmente in tutti i settori. I trend esponenziali di crescita nel numero di prodotti e servizi a marchio Ecolabel danno la dimensione del fenomeno, anche se sono rappresentativi dei soli prodotti che hanno superato il processo di certificazione: guardando all’Italia, si è passati dai 63 prodotti certificati all’anno 2000 ai 1.140 prodotti al 2005 e 10.169 prodotti al 2009».
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L'autore
Marco Gisotti
Direttore scientifico di Green factor, ha creato e dirige dal 2005 il Master in Comunicazione ambientale del Centro studi CTS con il Dipartimento di scienze della comunicazione della Sapienza di Roma e l’ENEA. È autore, con Tessa Gelisio, di “Guida ai green jobs. Come l’ambiente sta cambiando il mondo del lavoro” (Edizioni ambiente).
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