Fotovoltaico, volumi record nel mercato dei moduli
Le ultime stime di iSuppli e Solarbuzz su potenza installata e volumi di affari. Nel 2011 il via alla produzione del più grande stabilimento italiano
Il sole splende sul mercato del fotovoltaico, che in chiusura del terzo trimestre del 2010 ha registrato crescite importanti anche sul fronte manifatturiero: dal rapporto PV Equipment di Solarbuzz emerge che il periodo luglio-settembre è stato il primo trimestre, nella storia di questo settore, a sfondare la barriera del gigawatt in capacità prodotta (1,2 GW, per l’esattezza).
La corsa del fotovoltaico sta accelerando: Solarbuzz stima che il 2010 si chiuda con almeno 15 Gigawatt di nuova potenza installata, un dato fortemente incoraggiante visti i 6,4 gigawatt del 2009. Nel terzo trimestre 2010 è stata rilevata una crescita notevole dei moduli in silicio cristallino, che hanno rappresentato ancora il 95% della capacità di 1,12 GW raggiunta nel periodo, mentre ai moduli a film sottile è spettata una fetta pari al 5%, che secondo i trend registrati finora (si veda in proposito il grafico che riporta lo share produttivo degli ultimi sei anni) è destinata ad allargarsi.
iSuppli prevede 14.2 gigawatt nel 2010 (+97% sul 2009) e 20.2 nel 2011, per poi sfiorare i 40 nel 2014.
La spesa mondiale in pannelli e moduli fotovoltaici sarà di 2,9 miliardi di dollari nel 2010. Quella in prodotti a silicio cristallino è stata 853 milioni di dollari nel terzo trimestre, contro i 200 milioni del film sottile Cigs, che è ora il segmento a più rapida crescita (+165% anno su anno), secondo Solarbuzz.
A livello mondiale – e non è una sorpresa – la parte del leone è della Cina, presente sul mercato con grandi produttori come China Sunergy, DelSolar, Gintech, JA Solar, Motech, Suntech Power, Solartech e aziende emergenti come Hareon Solar, Jinko Solar, LDK Solar e ReneSola.
In questo settore si è innescato un circolo virtuoso, che lega l’andamento dei prezzi (in forte ribasso) all’incremento di produzione e ai miglioramenti nell’efficienza delle celle: in questo ambito si sta distinguendo la giapponese Sharp con celle a concentrazione (tecnologia che le rende però più costose) che ad oggi vantano un’efficienza del 42,1%, mentre quelle prodotte negli USA da SunPower raggiungono un risultato del 24,2%.
“I produttori cinesi e taiwanesi di celle al silicio cristallino stanno aumentando la produzione ad un ritmo senza precedenti, stimolati da una domanda record o ordinativi fino a tutto il 2010″ ha osservato Finlay Colville, analista di Solarbuzz. “Questa ondata porta gli investimenti negli impianti a livelli record ad ogni trimestre, con conseguenti riflessi positivi sui ricavi, come confermato dai principali fornitori dell’industria del fotovoltaico nella prima metà del 2010. Mentre l’espansione delle celle in silicio cristallino in Cina e Taiwan è spinta da fornitori qualificati in Europa e Nord America, gli investimenti in quelle a film sottile risentono ancora di una capacità di investimento frammentata”, ha aggiunto Colville.
Le previsioni contenute nel report di Solarbuzz indicano che nel 2011 i produttori di celle in silicio cristallino dovranno adattare la propria offerta con prodotti per i quali sarà richiesta sempre maggiore efficienza, mentre le aziende focalizzate sulla produzione di pannelli a film sottile avranno una finestra di opportunità data da una crescente disponibilità di investimenti.
Per quanto riguarda questa tecnologia – le cui evoluzioni dovrebbero presto portare alla conquista di più ampie porzioni di mercato, come si intuisce dal trend in crescita – il fronte manifatturiero accoglierà entro il 2011 anche la produzione made in Italy, figlia dell’accordo siglato a inizio 2010 tra Enel, Sharp e ST Microelectronics, di pannelli fotovoltaici a film sottile a tripla giunzione – tecnologia conferita dall’azienda giapponese – idonei per la generazione fotovoltaica su media e larga scala e in grado di mantenere, rispetto ai normali pannelli fotovoltaici al silicio, un livello molto elevato di efficienza energetica nella conversione. Una volta raggiunta la piena operatività, lo stabilimento produttivo della joint-venture 3Sun sarà il più grande impianto di produzione di pannelli fotovoltaici a livello nazionale. Avrà inizialmente una capacità produttiva annuale di pannelli fotovoltaici pari a 160 MW, destinata a essere incrementata nel corso degli anni a venire a 480 MW all’anno.
Dalla fabbrica di Catania proverranno inoltre i pannelli che saranno installati nei campi fotovoltaici che saranno realizzati entro il 2016 nella regione mediterranea da un’altra joint-venture, costituita tra Enel Green Power e Sharp: la ESSE - Enel Green Power & Sharp Solar Energy ne curerà il progetto di realizzazione (si prevede una capacità di oltre 500 MW) e si occuperà di gestire le attività di produzione e vendita di energia elettrica.
Le due realtà partecipate da Enel Green Power sembrano rappresentare un buon presupposto per confermare quanto sostenuto dal GSE durante la presentazione del IX Forum Annuale del Comitato Leonardo tenutosi mercoledì a Roma, in cui ha equiparato l’industria italiana delle rinnovabili ad altri simboli del made in Italy da esportazione come il cibo, la moda e il design: “a livello globale – spiega il GSE in una nota – le maggiori prospettive di sviluppo per le rinnovabili sono in Cina ed Europa; tra i Paesi europei spicca il potenziale realizzabile in Francia, Germania, Spagna; buone e addirittura superiori a quelle indicate nel Piano di Azione Nazionale sono anche le prospettive di sviluppo per le rinnovabili in Italia”.
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L'autore
Dario Bonacina
Tecnico informatico, è collaboratore di alcune aziende industriali e si interessa di Internet e di tecnologia, con riguardo al loro impatto a livello economico e sociale, nonché di comunicazione e telecomunicazioni. E' autore di servizi e articoli per varie testate, emittenti radiofoniche e siti di informazione tecnologica.
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