Green mobility
Eppur si muovono le quattro ruote elettriche
Il mercato dei veicoli green si apre agli incentivi e alle ultime evoluzioni tecnologiche, che danno lo sprint ai nuovi motori
Il settore della mobilità è responsabile di circa un terzo delle emissioni climalteranti e inquinanti prodotte dall’uomo. Per fortuna le nuove tecnologie basate sull’utilizzo di veicoli elettrici consentono di ridurre l’impatto di circa la metà, di migliorare la qualità dell’aria e di abbattere la rumorosità, soprattutto nelle città.
Il campionario è variegato, tra personal mover, biciclette a pedalata assistita, scooter con batterie agli ioni di litio o city car elettriche e termiche. Dunque per chi, come i manager di aziende, amministrazioni locali ed enti pubblici, viaggia spesso per lavoro ci sono numerose opportunità per abbracciare questa filosofia. In alcuni paesi europei il messaggio pare essere già stato recepito, basti fare l’esempio della Svizzera, dove da cinque anni le poste locali sono dotate di un’ecoflotta di scooter elettrici, targati Oxygen, prodotti proprio in Italia.
Ma cosa frena il proliferare della green mobility anche da noi? Spesso le barriere culturali anche perché, a ben guardare, gli incentivi non mancano. È recente l’istituzione di Prime, progetto cofinanziato per 1.325.800 euro dal ministero dell’Ambiente nell’ambito del “Bando per il finanziamento di progetti di ricerca finalizzati a interventi di efficienza energetica e all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile in aree urbane”.
Il progetto, che prevede un investimento complessivo di tre milioni di euro, si concentra sullo sviluppo tecnologico e operativo della mobilità individuale elettrica, facendo leva sulla piattaforma sviluppata per “e-mobility Italy”, che prevede la realizzazione e la sperimentazione nelle città di Milano, Pisa e Roma di una infrastruttura di ricarica innovativa e il coinvolgimento di reali utilizzatori di veicoli elettrici. Oltre a una simulazione della sperimentazione nella città di Lecce e test su prototipi a trazione ibrida plug-in.
Non più tardi della scorsa estate, invece, una proposta di legge ha istituito un fondo nazionale di incentivazione per lo sviluppo della mobilità elettrica, con una dotazione annua di 60 milioni per il periodo 2011-2015, che prevede l’erogazione di un bonus di 5.000 euro per l’acquisto di un veicolo elettrico, oltre a sovvenzioni per il ricambio del parco circolante degli enti locali, il tutto finanziato con un prelievo di 1,5 centesimi di euro sulle bottiglie di plastica.
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Gabriele Cavallaro
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