Bikenomics
Una mobilità nuova per il XXI secolo
A Milano il 27 e 28 ottobre la prima edizione di Citytech, due giorni di workshop per ripensare il paradigma della mobilità per le città del III millennio
Secondo un recente studio, l’uso della bicicletta nell’Ue sarebbe in grado di generare ogni anno benefici economici pari a 200 miliardi di euro (cifra superiore al Pil della Danimarca) e con un rapporto costi/benefi ci straordinario: 1 a 70. L’Italia, in quanto primo produttore di biciclette in Europa, sarebbe il Paese che più di ogni altro potrebbe ricevere benefici derivanti dallo sviluppo della ciclabilità. Come cambierebbero le politiche della mobilità se si conoscessero i ritorni di investimento della bicicletta?
Questo tema è stato battezzato Bikenomics, concetto che unisce le parole “bicicletta” ed “economia”, e sarà protagonista di uno dei workshop della prima giornata di Citytech, prima edizione di quello che promette di essere un fondamentale punto di incontro tra amministrazioni, operatori e cittadini sul tema della mobilità sostenibile.
“Ripensare il paradigma della mobilità per le città del terzo millennio”, recita infatti il sottotitolo della manifestazione, che si terrà alla Fabbrica del Vapore di Milano il 27 e 28 ottobre. Il concetto portante di Citytech è “mobilità nuova”, e cioè una mobilità che segua una strategia in grado ripensare o adattare i sistemi di trasporto, gli spazi e la connettività progettati per il XX secolo e che, ormai obsoleti, devono essere resi funzionali e messi al servizio delle strutture produttive e sociali del XXI secolo. La nuova strategia non può più essere calata dall’alto, ma deve essere definita di concerto tra tutti gli attori interessati allo scopo di sviluppare una reale politica dell’offerta.
“Razionalizzazione” e “investimenti mirati” sono oggi le parole chiave in un contesto di crisi economica e di esaurimento delle risorse che sta determinando esso stesso un cambiamento nelle abitudini di mobilità (biciclette, mezzi in condivisione e trasporto pubblico) a cui deve necessariamente corrispondere un mutamento dell’offerta.
Citytech si occupa quindi di mobilità nuova con lo scopo di rivisitare il nostro modo di muoverci, con riferimento in particolare al tema dell’interopearibilità, con importanti implicazioni sociali e culturali che toccano diversi aspetti: rispondere ai nuovi bisogni soddisfacendo le mutanti esigenze di trasporto di persone e merci in maniera efficace, efficiente, sicura e sostenibile; risparmiare tempo e migliorare la qualità della vita, ottimizzando l’uso e lo sviluppo delle risorse economiche, umane e ambientali; permettere l’incontro di domanda e offerta nella logica del rispetto delle esigenze del cittadino; determinare un piano di sviluppo pluriennale per l’applicazione di politiche concertate.
Il programma completo è disponibile qui.
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L'autore
Stefania Marra
Stefania Marra, giornalista professionista dal 1994, è stata per circa dieci anni caporedattrice della rivista Modus vivendi. Dal 2005 gestisce il modulo pratico di giornalismo al Master di comunicazione ambientale (CTS/Facoltà di Scienze delle comunicazioni Università La Sapienza). Scrive soprattutto di storia sociale dell'alimentazione e di ambiente, settore per il quale ha ricevuto diversi premi giornalistici.
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