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Car-fluff: esiste la possibilità di una nuova vita

Materiale bituminoso per le strade, è questa la chance per il car-fluff sottratto alle discariche. Guadagna l’ambiente e si valorizzano gli scarti

Scritto da il 01 giugno 2012 alle 8:00 | 0 commenti

Car-fluff: esiste la possibilità di una nuova vita

Il car-fluff ovvero plastica, spugna, vetro, tessuto, gomme e cavi delle auto dismesse finisce in discarica. Oggi questa rotta potrebbe essere invertita grazie a una tecnologia in grado di recuperare la frazione fine del fluff per produrre  una materia prima seconda da riutilizzare nelle pavimentazioni stradali.

Ammonta a circa 9 milioni di tonnellate annue la produzione di rifiuti derivanti dai veicoli a motore ormai fuori uso. I pezzi di ricambio e le componenti recuperabili vengono inviate in impianti di frantumazione che ne sfruttano un 70-80 per cento, mentre la parte restate chiamata car-fluff costituita da plastiche, schiume, gomma, vetro, polveri metalliche, vernici e tessuti, è avviata a discarica.

Oltre alla spreco di materiali non può  essere trascurata la problematica di contaminazione di terreno e acqua dovuta alle quantità di sostanze tossiche contenute in questa tipologia di rifiuti, come metalli pesanti, policlorobifenili, clorofluorocarburi, sostanze organiche e così via.

Franco Medici, professore di Scienza e Tecnologia dei Materiali all’università la Sapienza, chiarisce che: “Siamo culturalmente carenti sul recupero del car-fluff, tuttavia esistono delle tecnologie  di recupero, ad esempio la stabilizzazione con matrici cementizie in altre parole miscelare cemento con il car-fluff”.

Al centro Italia è partito un progetto di recupero degli scarti non valorizzati che bonifica e trasforma  il fluff in conglomerato bituminoso da impiegare per la pavimentazione delle strade. Dopo anni di ricerca la collaborazione tra l’Università la Sapienza, il Centro sviluppi materiali e il centro ricerche Fiat e la Centro rottami di Cisterna di Latina ha dato i suoi frutti. L’impianto di trattamento seleziona il fluff e lo tratta termicamente per la devolatizzazione della frazione fine. Si riduce quindi le percentuale da conferire in discarica.


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L'autore

Anna Simone

Anna Simone è una Sociologa Ambientale e si occupa di tematiche ambientali dal punto di vista sociale e culturale, contestualizzando quello che succede al posto in cui è successo per comprenderlo, analizzarlo e spiegarlo. È autrice del blog Ecospiragli.


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