Rinnovabili, eolico protagonista. Anche degli investimenti

Cresce nel mondo l’interesse per l’energia prodotta da fonti rinnovabili, che ha raggiunto la quota del 25% della produzione mondiale. Tra acquisizioni e insediamenti di nuovi impianti, gli investimenti sono arrivati a 223 miliardi di dollari: un valore di tutto rispetto che porta ad affacciarsi a questo mercato un maggior numero di imprese e fondi privati.

A suffragio delle previsioni di ulteriori espansione del settore giungono le rilevazioni di un’indagine di IEFE, condotta in collaborazione con Ernst & Young, da cui emerge un interesse sempre più elevato, da parte degli investitori, nel business che riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili. I risultati, pubblicati nel rapporto Investimenti all’estero in energie rinnovabili e ruolo delle politiche pubbliche, confermano i trend evidenziati a livello UE: nel 2009 sono stati investiti 43,7 miliardi e il 43% di questo valore riguarda l’eolico.

Come ribadito in più occasioni nel corso del World Energy Congress tenutosi a Montréal la scorsa settimana, le politiche di liberalizzazione del mercato e di incentivazione rivestono un ruolo determinante per lo sviluppo sostenibile del settore. Sui mercati finanziari, tuttavia, si rileva sempre maggiore attenzione al mondo delle fonti rinnovabili anche dai fondi di investimento.

Nel rapporto si osserva anche che la propensione di investire all’estero è ancora poco sviluppata nelle imprese italiane e questo rappresenta un vincolo alle possibilità di internazionalizzazione della filiera, nonostante l’Italia sia una delle protagoniste europee nella produzione di energia da fonti rinnovabili , seconda solo alla Svezia.

Il ruolo di protagonista del settore energetico rivestito dall’eolico non potrà che crescere. E’ questa la previsione della Commissione Europea, che nello studio EU Energy trends to 2030 rileva la situazione attuale e analizza le possibili evoluzioni in campo energetico. Le stime delineano uno scenario in cui le fonti rinnovabili conquisteranno un ruolo sempre crescente e riusciranno a spiccare il volo proprio grazie al vento.

L’ultima versione di EU Energy Trends to 2030 è l’update 2009 pubblicato la scorsa settimana in aggiornamento alle medesime stime formulate nel 2007: nei prossimi vent’anni – si legge nello studio – si stima che la quota dell’eolico sull’insieme delle nuove installazioni di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili possa arrivare, tra installazioni offshore e onshore, al 41%, seguita da idroelettrico e biomassa.

Entro il prossimo decennio, invece, si prevede che con l’eolico sia possibile arrivare a ottenere il 14% dell’intera produzione europea, coprendo all’incirca 120 milioni di famiglie. Su 333 GW di nuova capacità elettrica 136 GW dovrebbero provenire solo dall’eolico, che oggi arriva al 5%. Altro dato significativo stimato dalla Commissione: entro il 2030 il 64% dei nuovi impianti di produzione sfrutterà fonti rinnovabili, prevalendo su quelle tradizionali (gas 17%, carbone 12%, nucleare 4%, petrolio 3% ).