Pannelli solari flessibili ed economici grazie alla plastica
Comincia la produzione in massa di una soluzione 3M per sostituire il vetro nei moduli fotovoltaici. Migliore flessibilità e minore peso tra le caratteristiche
Photo: EnerSolare
Attraverso l’account Twitter di 3M, la società ha annunciato di aver cominciato la produzione in massa di una tecnologia per ottenere moduli fotovoltaici flessibili, più sottili e più economici, e facili da installare. E’ 3M Ultra Barrier Solar Film: un film sottile e trasparente realizzato in materiale plastico che permette di proteggere le celle solari e contenere i costi di costruzione dei pannelli fotovoltaici. Per anni vari laboratori e aziende hanno cercato la soluzione per creare pannelli flessibili e al tempo stesso economici; è un buon segno quindi che 3M, annunciando la produzione in massa, sembra esserci riuscita.
Il film di 3M ha diversi layer ed è costituito da materiali a base di fluoropolimeri che sarebbero in grado di sostituire la scarsa malleabilità e la duttilità del vetro usato nei moduli fotovoltaici: in questo modo si otterrebbe una maggiore flessibilità, una conducibilità della luce più alta, meno utilizzo di materiali metallici e quindi minore peso. Il pannello avrebbe costi di sistema più bassi e sarebbe adatto per un utilizzo in larga scala perchè potrebbe essere anche spedito.
Le applicazioni che utilizzerebbero il 3M Ultra Barrier Solar Film, realizzato dalla Renewable Energy Division di 3M, sarebbero vaste e adatte soprattutto a quegli utenti che non devono utilizzare i pannelli in una lunga esposizione all’aperto (20, 25 anni). 3M sta lavorando a circa 45 brevetti che si occupano di applicazioni, materiali e processi che riguardano questo prodotto.
In tal senso bisogna segnalare gli studi prodotti sul Grafene, un nanomateriale prodotto a partire dalla grafite che ha grandi potenzialità nelle tecnologie di stoccaggio energetico e come elettrodo nelle celle solari o nei sensori in quanto è un ottimo conduttore, è resistente, flessibile e trasparente. Di recente è stata trovata una soluzione per produrre fogli di grafene su larga scala.
Per questo motivo presso i laboratori di Tecnica e Tecnologia dei Materiali del centro ENEA della Casaccia si stanno studiando metodi per agire sulle proprietà elettriche del grafene sostituendo completamente il silicio nel fotovoltaico di terza generazione con il quale si otterrà una migliore efficienza energetica.
L’evoluzione dei pannelli fotovoltaici sta traghettando insomma verso il solare di seconda generazione con innovazioni che rivoluzioneranno rendimento, dimensione e peso. Dai pannelli al sicilio (che rappresentano oltre l’80% del mercato) e a film sottile a quelli che utilizzano celle organiche alle nano antenne, celle fotovoltaiche che grazie alla nanotecnologia avrebbero una resa energetica fino a 100 volte superiore a quelle attuali.
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L'autore
Dario Salvelli
Dario Salvelli, 27 anni, blogger e freelance, studia ingegneria elettronica alla Seconda Università di Napoli. Collabora con Nòva 24 de Il Sole 24 ore, WIRED, Excite Italia. Segue i temi legati all'innovazione e all'ICT e si occupa di comunicazione, marketing e consulenze per i social media.
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