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Efficienza energetica, salta la proroga delle detrazioni al 55% | Tekneco

Efficienza energetica, salta la proroga delle detrazioni al 55%

Il Governo non ha confermato gli incentivi per il 2011 nella Finanziaria, per gli interventi di efficienza energetica. E' battaglia

Scritto da il 11 novembre 2010 alle 15:13 | 4 Commenti

Efficienza energetica, salta la proroga delle detrazioni al 55%

Photo: Tecnogruppo


Il governo cancella la proroga per le detrazioni a 55% sugli interventi di efficienza energetica nelle case. Nonostante i tanti appelli delle associazioni di categoria, degli attori del mercato, anche istituzionali e dei blogger.

La misura per gli incentivi non è stata introdotta nella legge di stabilità (Finanziaria) dal maxiemendamento del Governo in quanto mancherebbe una adeguata copertura finanziaria: ci sarebbero solo 5,5 miliardi di euro invece dei 7 necessari a realizzare l’incentivo fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica. A dichiarlo è stato ieri il vice ministro all’Economia Giuseppe Vegas smentendo l’ottimismo che aveva sfoggiato il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Anche se la misura non è ancora definitiva, già si teme il peggio per il settore.

Inoltre la Commissione Ambiente e Territorio del Senato ieri avrebbe anche bocciato l’emendamento all’art. 2 del disegno di legge presentato da Confartigianato per estendere i benefici delle detrazioni IRPEF del 55%  alla sostituzione degli impianti di riscaldamento con impianti alimentati a legna e biomasse e ha accantonato anche la proposta del PD di prorogare fino al 31 dicembre 2012 la detrazione per gli interventi di sostituzione parziale o integrale degli impianti per la climatizzazione invernale non a condensazione.

Eppure le ultime voci parlavano di un decreto con il quale ottimizzare e prorogare entro fine anno gli incentivi i bonus fiscali del 55% per le eco-ristrutturazioni: con l’ex milleproroghe infatti si prevedeva di continuare con l’agevolazione cominciata nel 2007 e che ha prodotto investimenti per 11 miliardi con la realizzazione di oltre 600 mila interventi.

La maggior parte del peso dell’agevolazione sarebbe data dagli infissi che secondo il ministero sarebbe l’intervento che costerebbe di più e quindi quello che potrebbe subire sicuramente dei tagli: per questo l’Uncsaal (produttori di infissi) insieme a Federlegno avevano inviato nei giorni scorsi una lettera sottolineando l’importanza di questo comparto nel risparmio energetico.

Insomma oltre l’anno corrente, il 31 Dicembre 2010, non c’è ancora alcuna certezza: tutti i lavori ammissibili dovranno essere pagati entro il 31/12/2010 mentre la Faq n. 65 dell’ENEA aggiunge che “per venire incontro alle esigenze degli utenti che non riuscissero a concludere i lavori entro il 2010, in accordo con l’Agenzia delle Entrate, si ritiene che detti lavori possano anche continuare nel 2011, fermo restando che eventuali spese sostenute in quest’anno (ossia nel 2011) non possono essere ritenute detraibili”.

Enea ha sostenuto anche che i benefici della detrazione sono superiori al costo per le casse statali. Secondo uno studio del Cresme  il costo della manovra per lo Stato dal 2007 al 2010 è stato 6.446 milioni di euro. Inferiore al beneficio economico, per il risparmio in bolletta (3.200 milioni), maggior gettito fiscale (3.310 milioni) e incremento del reddito derivante dal patrimonio immobiliare (3.800 milioni). In tutto, 10.310 milioni di euro.

Non tutto però sembra essere perduto: proprio oggi Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia, ha confermato l’importanza delle detrazioni del 55% e che il ministero sta lavorando alla proroga che potrebbe arrivare nel Mille Proroghe di fine anno.

Le prime reazioni sono già state dure: Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente, ha dichiarato che è “incredibile che il Governo, che ogni giorno promette agli italiani bollette più leggere e sgravi fiscali, decida ora di togliere alle famiglie un’ottima possibilità d’intervento per ridurre la spesa. Ed è ancora più incomprensibile il messaggio che viene lanciato al settore delle costruzioni, in gravissima crisi, che ha visto in questo provvedimento una concreta opportunità di intervento e una possibilità di riconversione verso interventi più innovativi e efficienti”.

Federconsumatori la definisce una “scelta davvero inaccettabile e poco lungimirante”. “Secondo quale logica, in piena crisi economica, e di fronte ai continui aumenti dei costi di alcuni prodotti energetici, si sceglie di tagliare i fondi destinati ad incentivare e far crescere, nel nostro Paese, la cultura del risparmio energetico?”. “Si tratta di un’operazione – prosegue l’associazione dei consumatori – che conferma, ancora una volta, la politica miope ed iniqua portata avanti da questo governo, che dimostra, di giorno in giorno, la mancata volontà di investire sul futuro della nostra economia e dell’intero Paese”.

Protesta anche il Consiglio nazionale degli architetti, “nell’apprendere che il governo riterrebbe di escludere dal pacchetto sviluppo, contenuto nel maxi emendamento alla legge di stabilità, il rifinanziamento del bonus energia del 55% per le ristrutturazioni edilizie eco-compatibili”.


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L'autore

Dario Salvelli

Dario Salvelli, 27 anni, blogger e freelance, studia ingegneria elettronica alla Seconda Università di Napoli. Collabora con Nòva 24 de Il Sole 24 ore, WIRED, Excite Italia. Segue i temi legati all'innovazione e all'ICT e si occupa di comunicazione, marketing e consulenze per i social media.


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