C’è la VIA per i fotovoltaici in Puglia
Regole più rigide per i grandi impianti: il Consiglio regionale ha approvato la norma che fissa a un megawatt la soglia minima di assoggettamento a VIA
Photo: Soleto
Approvata dal Consiglio Regionale della Puglia – con 35 voti favorevoli, 24 contrari e un astenuto – la proposta per apportare modifiche e integrazioni alla legge regionale del 2001 con riguardo alla soglia minima per l’obbligatorietà della VIA, la Valutazione di Impatto Ambientale, stabilita ora per tutti gli impianti con potenza a partire da un megawatt, ad eccezione delle installazione sui tetti, che ne saranno esentate.
L’intervento delinea un quadro più severo nella regolamentazione di progetti relativi alle installazioni di grandi impianti, con particolare attenzione alle aree protette, di pregio urbanistico e agricolo, riportando ordine in una situazione nebulosa e non priva di incertezze derivante da un periodo di “confusione” legislativa, foriera di iniziative non sempre rispettose dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico.
Con la legge 31 del 2008, la giunta regionale aveva portato a 10 megawatt la soglia oltre la quale l’installazione doveva essere subordinata alla VIA e fissato vincoli relativi alla tutela delle aree protette. Nell’anno successivo, però, le norme in vigore a livello nazionale avevano stabilito la soglia minima di un megawatt e, nel marzo 2010, la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso della Presidenza del Consiglio e bocciato la legge 31, abbattendo però anche i vincoli sulle aree protette e lasciando nel vuoto regolatorio gli adempimenti burocratici relativi ai progetti in corso di autorizzazione.
Con l’approvazione delle nuove disposizioni è stato stabilito che le regole precedentemente in vigore rimarranno valide per le istanze presentate oltre 180 giorni addietro e per le procedure per le quali è stata convocata la Conferenza di servizi, configurando una retroattività che la vicepresidente della giunta regionale pugliese, Loredana Capone, ha definito sostenibile, nonché utile ad “evitare inutili contenziosi”.
“Gli impianti di produzione pari o superiore a un megawatt sono stati assoggettati alla valutazione d’impatto ambientale – ha precisato il consigliere regionale Angelo Disabato - per evitare che il territorio sia occupato da strutture sproporzionate e affinché la produzione di energia rinnovabile avvenga nel rispetto dell’ambiente. Si consente inoltre, anche, da un lato di orientare le rinnovabili verso soluzioni tecniche all’avanguardia come la solarizzazione delle città annunciata dal presidente Nichi Vendola nei giorni scorsi a Bruxelles, dall’altro di sviluppare nuove fonti di produzione come, ad esempio, la geotermia”.
In questo quadro, la Regione Puglia – che vanta sul territorio nazionale il primato per la produzione di energia da impianti eolici e fotovoltaici – sembra volersi dimostrare solerte nell’adeguamento alle linee guida fissate dal Governo, che impone alle regioni tempi ristretti con il termine del 31 dicembre 2010. Con questo obiettivo, nel dibattito che è sfociato nell’approvazione delle nuove norme è stato evidenziato l’intento, da parte del Consiglio Regionale, di introdurre rapidamente nuove norme regolamentari.
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L'autore
Dario Bonacina
Tecnico informatico, è collaboratore di alcune aziende industriali e si interessa di Internet e di tecnologia, con riguardo al loro impatto a livello economico e sociale, nonché di comunicazione e telecomunicazioni. E' autore di servizi e articoli per varie testate, emittenti radiofoniche e siti di informazione tecnologica.
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Vincenzo
scrive il 14 ottobre 2010 alle ore 11:27
Da cittadino rispettoso e molto attento all'ambiente quale credo di essere, sono perfettamente daccordo con il Governo regionale, in quanto è importantissimo lo sviluppo di impianti fotovoltaici ma non nei campi agricoli. Si possono benissimamente impiantarli sui capannoni, industriali, artigianali, agricoli e commerciali, sui parcheggi e altre aree. Inoltre è altrettanto importante sviluppare il fotovoltaico domestico quindi per il fabbisogno familiare, ulteriore linea che sembra adottare il Governo Vendola. Quindi bene questa nuova iniziativa